
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 17 Ottobre 2016
Niente acqua durante le lezioni
Polemica in Fb. «Ma è buon senso»
Scoppia la polemica alla Don Bosco di Bergamo: la circolare interna delle maestre fa discutere e i genitori denunciano su Facebook. Il preside: «Parliamone».
Trovare nello zaino del proprio figlio un documento che ricorda che «per quanto risulta il bisogno di bere durante le lezioni, è permesso solo per motivi di salute o all’intervallo» oppure che palla o videogiochi sono vietati perché «impediscono la socializzazione»: ai genitori di una classe seconda elementare della Don Bosco di Bergamo questo tipo di raccomandazioni da parte della scuola non sono piaciute troppo.
Un papà, in particolare, non ha digerito le regole che le maestre hanno chiesto di rispettare, e ha affidato il proprio sfogo a Facebook, scatenando un acceso dibattito virtuale. Ma si tratta di norme, spiega il dirigente, di buonsenso. «Non si mangia e non si beve in classe, – continua il dirigente – in orario di lezione, ma ovviamente se qualche alunno ha sete nessuno gli impedisce di dissetarsi, così come a nessuno viene impedito di andare ai servizi; non si gioca a palla nel cortile, ma solo perché la Don Bosco ha 250 alunni e un cortile molto piccolo e stretto (negli altri plessi, che hanno a disposizione spazi più ampi, si gioca e ci si diverte molto); è assolutamente vietato giocare con i videogiochi, ma perché è stato evidenziato come i bambini tendono a dedicarsi a questi giochi da soli, e questo non favorisce di certo la socializzazione».
Cosa ne pensate?
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GIUSEPPE OBERTI
8 anni, 7 mesi
Ma c'era bisogno di emanare una circolare da parte della scuola per proibire il bivacco durante le lezioni?? Quando il viziatello/a è a scuola segue le regole stabilite dalla scuola oppure il suo paparino/mammina prendono un insegnante privato che lo segua a casa propria!
Michele Valle
8 anni, 7 mesi
E dopo ci si chiede perché i ragazzi di oggi non capiscono una mazza!!!!
PAOLO QUARTI
8 anni, 7 mesi
La scuola in questione è veramente in una situazione critica dovuta a fattori sociali ed economici. Assistendo ad una riunione settimana scorsa mi sono reso conto di come vengono abbandonati e non considerati in modo adeguato i nostri figli; una struttura mal fornita e sotto dimensionata (parliamo di classi prime da 29 alunni , con più della metà dei frequentanti con problemi di lessico e scrittura dovuti all’origine straniera); una classe informatica con 11 postazioni obsolete ed attualmente ancora ricoperte di polvere.Il DIRIGENTE SCOLASTICO dovrebbe considerare e rispondere a queste problematiche , prima di essere obbligato a farlo
Paolino Paoletti
8 anni, 7 mesi
Questi sono motivi che richiederebbero un energica mobilitazione delle famiglie. Che se guardano bene. Si muovono se qualcuno osa contraddire il piccolo principe che stanno allevando. Ma dei diritti veri non sembra importar nulla.
Paolino Paoletti
8 anni, 7 mesi
Data una qualsiasi comunicazione scuola famiglia ci sarà sempre chi si lamenta. Chi farà un gruppo su whatsapp, chi avvierà la discussione su facebook. Non ha importanza il contenuto della stessa, la lamentela è certa.
Marco Masserini
8 anni, 7 mesi
A me pare più grave che in alcune scuole, nei giorni a tempo pieno, i ragazzi non possano lavarsi i denti dopo il pranzo in mensa. Per il resto sono ragazzi e qualsiasi scusa viene usata per uscire di classe.
Claudio Ceribelli
8 anni, 7 mesi
E' esattamente quello che facevamo quando si andava a scuola (anche alle medie e alle superiori) senza bisogno di regole scritte. Forse il messaggio nascosto è che ci siamo rincitrulliti un pò tutti e bisogna metterlo nero su bianco. Unica deroga ai miei tempi: non c'erano i videogiochi. Ed in questo caso concordo con la scuola.
Giancarlo Passalacqua
8 anni, 7 mesi
Fare un corso , con frequenza obbligatoria ,per rieducare l genitori.
gianni barcella
8 anni, 7 mesi
Ben detto.
Mario Colombo
8 anni, 7 mesi
Ragione su tutti i fronti. Da quando si mangia in classe mentre c'è lezione? E se fosse x me non farei giocare a calcio nemmeno nelle altre scuole, che poi rischiano di sbucciarsi un ginocchio o peggio e arriverebbe subito il papà del ragazzo a denunciare le maestre
Damiano Valoti
8 anni, 7 mesi
"Non si mangia e non si beve in classe, – continua il dirigente – in orario di lezione, ma ovviamente se qualche alunno ha sete nessuno gli impedisce di dissetarsi..." Ah ecco: se uno ha sete può bere! Se uno non ha sete non può bere! Come si fa a capire se uno beve perché ha sete, oppure beve perché non ha sete? Sarà difficile riuscire a capire la verità... che campioni di burocratese "vuoto" certi dirigenti scolastici
Giovy Sanna
8 anni, 7 mesi
Quando andavamo a scuola noi si chiedeva di poter uscire a bere e nessuno ce lo ha mai negato, anche se spesso era una scusa per far 4 passi, comunque c'era e c'è la ricreazione! I videogiochi? Vero ... non aiutano a socializzare e poi perché a scuola? c'è tutto il resto della giornata! Se per motivi di spazio e ambiti ristretti di movimento i bambini si facessero male??? cosa direbbero questi genitori brontoloni?