Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 25 Gennaio 2016
Neve e sole, impianti aperti
Ma attenzione a come si scia
Nella domenica appena trascorsa numerose sono state le chiamate al 118 per le cadute in montagna e sulle piste da sci. Attenzione allora, alla scoperta di obblighi non sempre rispettati.
La stagione sciistica è ormai cominciata e, come ogni anno, ha avuto inizio la sequela di notizie di incidenti occorsi ai frequentatori delle località montane. Le cadute accidentali, gli scontri fra persone e gli urti contro ostacoli sono gli eventi più frequenti.
Per cercare di ridurre questi tipi di incidenti, oltre ai sempre validi richiami alla prudenza ed al buon senso, è sceso in campo anche il legislatore, che sin dal 2003 ha varato una specifica norma per regolare sia l’attività dei gestori delle aree sciabili attrezzate sia l’utilizzo di questi spazi da parte degli utenti, con precisi obblighi e doveri, introducendo specifiche sanzioni per le eventuali violazioni.
Ecco, ad esempio, alcune delle prescrizioni per gli sciatori: è obbligatorio tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali della pista, alla libera visuale, al tempo e all’intensità del traffico; lo sciatore a monte non deve intralciare la traiettoria di chi scia più a valle; il sorpasso deve essere effettuato senza creare disturbo allo sciatore sorpassato; la sosta durante la discesa deve avvenire ai bordi della pista e, in caso di caduta, lo sciatore deve sgomberare l’area battuta al più presto possibile; tutti devono rispettare la segnaletica prevista per le piste da sci; per i minori di 14 anni è necessario osservare l’obbligo del casco; chiunque sia coinvolto in un incidente, o ne sia testimone, è tenuto a dare le proprie generalità; sulle piste tutti sono tenuti a prestarsi per il soccorso in caso di necessità.
Ma lo sci su pista non è l’unica attività in cui si cimentano gli amanti della montagna. Spesso le notizie più tragiche riguardano incidenti a seguito di slavine e valanghe. È, quindi, assolutamente necessario evitare di sfidare situazioni di pericolo già segnalate ed avventurarsi fuori dalle piste tracciate solo in condizioni di massima sicurezza. Qui di seguito alcune basilari raccomandazioni:
1) valutare le condizioni della neve e le previsioni meteorologiche anche dei giorni precedenti (i bruschi cambi di temperatura vanno considerati come condizioni sfavorevoli e quindi pericolose), ricordando che anche il vento forte può generare condizioni di rischio;
2) consultare i bollettini nivometeorologici, per conoscere le condizioni del tempo e la situazione di pericolo valanghe, ponendo attenzione al grado di pericolo indicato, da 1 (debole) a 5 (molto forte);
3) indossare un abbigliamento adatto, possibilmente a più strati, dotandosi sempre di guanti, cappellino e occhiali;
4)portare con sé idonea strumentazione: cartina della zona interessata, bussola, altimetro, un piccolo kit di primo soccorso e l’A.R.T.Va. (Apparecchio di Ricerca Travolti da Valanga, ricetrasmettitore che consente l’individuazione di un travolto da valanga ), sonda e pala;
5) in caso di incidente o valanga allertare subito i soccorsi, telefonando al numero unico per le emergenze 112 o raggiungendo il più vicino rifugio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA