«Nessun Daspo in arrivo
per i 130 tifosi atalantini»

Il caso Firenza: nell’incontro con Daniele Belotti e gli avvocati Riva e Saita il questore, per ora, esclude diffide di gruppo per gli ultrà presenti sui bus.

«Siamo parzialmente soddisfatti: al momento non ci sono diffide per i ragazzi identificati sui pullman, se arriveranno non saranno provvedimenti di gruppo, ma in caso misure mirate per poche persone. Noi abbiamo ribadito la nostra posizione sul fatto che dalla polizia siano state fornite versioni diverse e poco credibili di quanto avvenuto dopo Fiorentina-Atalanta». Qualcosa si è smosso, dice il parlamentare della Lega Daniele Belotti, nel mosaico dei misteri dell’assalto della polizia di Firenze ai pullman dei tifosi atalantini dopo la gara di Coppa Italia. Anche se nell’ora e mezza d’incontro nell’ufficio del questore fiorentino Alberto Intini, ieri a cavallo dell’ora di pranzo, Belotti e gli avvocati bergamaschi Federico Riva e Marco Saita contavano di portare a casa qualche punto fermo in più. Sulla dinamica dei fatti, sulla versione della polizia, su quale reparto fosse in azione quella sera, su quali siano le intenzioni della questura alla voce provvedimenti.

«Al momento non c’è in istruttoria alcuna diffida per i 130 atalantini identificati», ha postato Belotti su Facebook a incontro finito. E proprio quest'ultimo punto, il rischio Daspo, è la parte del colloquio che ha rasserenato la delegazione bergamasca. Che ha chiesto spiegazioni anche sull’ipotizzata presenza di agenti di Roma nel contingente del Reparto mobile. «Il questore ha escluso l’ipotesi spiegando che gli agenti in servizio erano cento del reparto mobile di Firenze, 100 di Bologna e 100 carabinieri in servizio in zona». L’esclusione di agenti di Roma dal contingente del Reparto mobile in azione sui pullman era già stata spiegata dal questore alla segreteria del Ministero degli Interni che nei giorni scorsi ha chiesto chiarimenti su quali reparti avessero operato.

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