Mura di Bergamo patrimonio Unesco
Primo parere positivo, il verdetto a luglio

Primo parere tecnico positivo alla candidatura delle Mura di Bergamo a patrimonio Unesco.

Nella mattinata di martedì Icomos, il consiglio internazionale dei monumenti e dei siti, ha dato il via libera alla candidatura di Bergamo nella lista del patrimonio universale. L’annuncio è stato dato dal sindaco Giorgio Gori: «Il parere è arrivato ed è una buona notizia – spiega -. Le città non saranno più undici, ma solo sei. La decisione definitiva è in programma a luglio a Cracovia. Aspettiamo quella scadenza con maggiore fiducia». La valutazione da parte degli uffici è stata attenta e particolarmente approfondita: la proposta di Italia, Croazia e Montenegro (che prevedeva oltre 10 siti, sparsi su tre regioni italiane e tre nazioni) è stata in parte ridimensionata (con l’esclusione di alcuni luoghi inclusi nella candidatura), ma ha comunque passato il vaglio di Parigi e ha ora buone possibilità di entrare entro la fine del mese di giugno nella lista dei patrimoni UNESCO.

La valutazione di ICOMOS, che raccomanda l’iscrizione per i siti di Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda (Italia), Zara e Sebenico (Croazia), Cattaro (Montenegro), costituisce un’ulteriore importante tappa del processo di approvazione della candidatura, che verrà valutata nel corso della 41esima sessione che si terrà a Cracovia dal 2 al 12 luglio 2017.

L’Italia, insieme con Croazia e Montenegro, ha presentato a gennaio 2016 all’UNESCO la proposta di candidatura de “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La proposta ha riunito i sistemi difensivi “alla moderna” più rappresentativi della Repubblica di Venezia, dislocati nello Stato di Terra e nello Stato di Mare (Mar Adriatico).

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