Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 07 Dicembre 2017
Motorizzazione, indagato il direttore
«False revisioni sui camion»
A fine mese sarebbe andato in pensione, ma ora è indagato: si tratta del direttore della Motorizzazione di Bergamo.
Martedì, chiacchierando con i colleghi, parlava delle imminenti ferie che avrebbe preso nei prossimi giorni prima di andare in pensione, il 31 dicembre. Ma mercoledì mattina il direttore della Motorizzazione di Bergamo, R. P. B. di 66 anni residente a Rodengo Saiano (Brescia), ha ricevuto la visita dei carabinieri di Breno (Brescia) che gli hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brescia su richiesta del pm Ambrogio Cassiani.
È indagato, insieme ad altri sette colleghi che lavorano a Brescia (tutti residenti nel Bresciano), di falso ideologico in atto pubblico e sono stati sottoposti alla misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per una durata variabile dai due agli otto mesi. Quattro, nel caso del dirigente dell’ufficio di Bergamo, che comunque sarebbe stato in servizio ancora per pochi giorni. Secondo le accuse gli otto indagati, incaricati di effettuare le revisioni - e pertanto in qualità di pubblici ufficiali - avrebbero attestato falsamente di aver effettuato le revisioni di centinaia di veicoli, camion in particolare, senza compiere gli accertamenti tecnici previsti.
Infatti, il controllo dei mezzi si limitava a quello dei freni e, in alcuni casi, visivo, venendo generalmente omesse le prove gas di scarico, rumorosità e luci. In alcuni casi inoltre i mezzi non risultavano neppure essere mai stati presenti all’interno della Motorizzazione ai fini della revisione, nonostante il rilascio del relativo certificato. Complessivamente è stata riscontrata l’irregolarità delle revisioni su circa 300 veicoli, nella quasi totalità mezzi pesanti. L’omessa revisione completa, soprattutto con riferimento a trattori stradali e mezzi pesanti che normalmente compiono lunghi tragitti e sono sottoposti a forti stress meccanici, è particolarmente pericolosa ai fini della sicurezza stradale, messa a repentaglio dalla mancanza delle prescritte verifiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA