Morla, dopo 12 anni si pulisce il tratto sotterraneo

POST ALLUVIONE. Il Comune di Bergamo ha affidato l’incarico al Consorzio di bonifica: si prevede una spesa di 300mila euro. L’assessore Rota: «Più risorse per le manutenzioni, ma chiederemo alla Regione i fondi per lo scolmatore di viale Giulio Cesare».

Sul campo si lavora contro il tempo per liberare i corsi d’acqua dai detriti; un’opera che prosegue a singhiozzo a causa del maltempo delle ultime settimane, ma che la Regione vorrebbe chiudere a breve. Gli ultimi interventi, nelle scorse ore, sono stati effettuati in via Baioni e nella zona di Valverde. Negli uffici del Comune, intanto, si prova anche a guardare oltre: a 45 giorni dall’alluvione del 9 settembre, la lista degli interventi da mettere in campo per ridurre il rischio idrogeologico in città è lunga e costosa, a partire dalla pulizia integrale del Morla, compreso il tratto sotterraneo, la prima dopo almeno 10-12 anni.

Ma serve anche intervenire in maniera «pesante» nelle zone più colpite dai nubifragi di un mese e mezzo fa e chiudere il programma d’interventi previsti nei quartieri a ovest del capoluogo (Longuelo e Loreto). Il Comune ha riaperto i cassetti dei progetti che negli scorsi anni non sono mai stati realizzati, vale a dire quello dello scolmatore del Tremana sotto viale Giulio Cesare e quello della seconda vasca di laminazione nella valle di Astino (la cosiddetta V2).

A 45 giorni dall’alluvione del 9 settembre, la lista degli interventi da mettere in campo per ridurre il rischio idrogeologico in città è lunga e costosa, a partire dalla pulizia integrale del Morla

La sistemazione del Morla

L’intervento più immediato è però quello che riguarda della pulizia integrale del Morla: Palazzo Frizzoni ha dato mandato al Consorzio di Bonifica della media pianura bergamasca – che sta operando anche in superficie per conto dell’Ufficio territoriale regionale (Utr) – di provvedere a ripristinare l’intero corso sotterraneo del torrente. Un’opera che il Consorzio stima, in via prudenziale, in 300mila euro e che sarà portata a termine tra fine novembre e metà dicembre, condizioni meteo permettendo. Gli operai sono già al lavoro nei pressi del cantiere della nuova Gamec. Altro obiettivo del Comune è di rafforzare gli interventi di pulizia del reticolo idrico minore e quelli di manutenzione straordinaria anche sui manufatti, stanziando più risorse di quelle attualmente previste già a partire dal prossimo Piano triennale delle opere pubbliche.

Variazione di bilancio

intanto è stata formalizzata l’annunciata variazione di bilancio, con la quale sono stati stanziati 433,5mila euro per le spese sostenute nei giorni dell’emergenza. Nel mirino dell’amministrazione è tornata così la realizzazione dello scolmatore del torrente Tremana, per cui Palafrizzoni è deciso a chiedere il finanziamento alla Regione. Il progetto definitivo c’è, per un costo stimato intorno ai 3,7 milioni. Presto Comune e Utr torneranno ad incontrarsi: «Spingeremo affinché la Regione ci dia le risorse per realizzare l’opera, che consisterà in una ramificazione del corso d’acqua sotto viale Giulio Cesare, capace di dividere la portata del torrente – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota –. Lo studio prevedeva anche nuove vasche di laminazione sotterranee, che però in quella zona non sarà facile realizzare. Nel frattempo la Regione s’impegnerà ad aggiornare lo studio sul bacino idrografico del Morla, tenendo conto anche della portata delle recenti precipitazioni. Ho chiesto che questo lavoro sia fatto in fretta perché abbiamo bisogno di risposte veloci». Nel frattempo proseguiranno i lavori di pulizia e regimazione del Morla e dei 37 chilometri del reticolo idrico minore, sempre di competenza comunale.

«In questo caso, l’impegno è di incrementare le risorse per la manutenzione ordinaria, che peraltro è già stata in parte già fatta subito dopo l’alluvione – aggiunge Rota –. E c’è la volontà di aumentare anche le risorse per la manutenzione straordinaria, che annualmente si aggira sui 300mila euro». Presto il Comune commissionerà anche tre studi per capire come risolvere i problemi degli allagamenti a Loreto, in via Maironi da Ponte (a valle della Porta San Lorenzo) e per la regimazione del corso d’acqua che scorre nei pressi di via Goisis. «Gli interventi che verranno messi in campo saranno finalizzati ad una riduzione del rischio idraulico, non alla sua eliminazione – puntualizza Rota –. Le precipitazioni hanno assunto dimensioni e portate differenti rispetto al passato, per questo quasi tutte le opere idriche che realizzate 50 anni fa oggi hanno un’insufficienza idraulica».

Pulizia integrale

Intanto il Consorzio di bonifica sta operando per conto della Regione lungo alcuni tratti del Morla in città (altri sono in capo a una società esterna): «Stiamo trovando tanto materiale, perché la piena ha trascinato di tutto, ma è ancora presto per fare una valutazione di quanto ne sarà prelevato complessivamente – dice il presidente Franco Gatti –. Una pulizia integrale del torrente servirebbe ogni 2-3 anni, mentre dall’ultima ne sono passati una dozzina. D’altronde il materiale che si deposita può creare problemi anche grossi. Certo, la pulizia del Morla non risolve tutto, bisognerà fare in modo che in città arrivi meno acqua possibile da tutto il reticolo e per questo vanno previste nuove vasche di laminazione». E mentre l’inizio dei lavori per la vasca di via Barozzi è previsto il 4 novembre, il Comune ha affidato allo studio d’ingegneria J+S di Concorezzo (Mb) l’aggiornamento del progetto di fattibilità tecnico-economica relativo alle opere idrauliche della valle di Astino e Longuelo. Il lavoro è in corso di esecuzione e dovrebbe essere pronto nelle prossime settimane. «Abbiamo chiesto di verificare se la vasca V2, così com’è stata progettata, è ancora adeguata, oppure se serve un altro progetto – conclude l’assessore –. Questo nuovo studio ci permetterà anche di quantificare la spesa dell’intervento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA