Moratti: entro fine luglio prima dose per tutti i cittadini lombardi. Ecco l’adesione per fasce d’età

Procede a gonfie vele la campagna vaccinale di Regione Lombardia che venerdì 28 maggio fa registrare 5.696.634 dosi somministrate e la prossima settimana conta di toccare e superare quota 6 milioni. La circolare di Figliuolo: dal 3 giugno le Regioni potranno somministrare dosi a tutte le fasce di età vaccinabili.

Procede a gonfie vele la campagna vaccinale di Regione Lombardia che venerdì 28 maggio fa registrare 5.696.634 dosi somministrate e la prossima settimana conta di toccare e superare quota 6 milioni. «Si tratta – sottolinea la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti – di una percentuale di adesione sulla popolazione vaccinabile molto elevata. Infatti in Lombardia su una platea complessiva di 8.554.100 cittadini, già il 66% ha prenotato la somministrazione e il 45% ha ricevuto la prima dose, per una percentuale di somministrato su adesione del 67%».

Ecco la suddivisione, ad oggi, con riguardo alle fasce di età:

- gli ultra 90enni sono 128.433; gli aderenti e vaccinati sono il 100%;

- gli 80/89enni sono 615.067; ha aderito il 95%; i vaccinati con almeno la prima dose sono il 94% e la percentuale somministrato/adesioni è del 99%;

- i 70/79enni sono 988.111 e gli aderenti sono l’89%; i vaccinati con la prima dose sono l’86% e il somministrato/adesioni è del 97%;

- i 60/69enni sono 1.201.057; ha aderito l’84%; i vaccinati con la prima dose sono il 78% e il somministrato/adesioni è del 93%;

- i 50/59enni sono 1.261.416; gli aderenti sono il 78%, i vaccinati con almeno la prima dose il 36% e il somministrato/adesioni 46%;

- i 40/49enni sono 1.504.315; ha aderito il 66%, i vaccinati con la prima dose sono il 22% e il somministrato/adesioni è del 33%;

- i 30/39enni sono 1.145.186, ha aderito il 51%, i già vaccinati con prima dose sono il 19% e il somministrato/adesioni è del 33%;

- i 20/29enni sono 983.209, ha aderito il 21%, i già vaccinati con prima dose sono il 18% e il somministrato/adesioni è dell’84%;

- i 16/19enni sono 378.782, le adesioni dell’8%, i vaccinati con prima dose sono il 5% e il somministrato/adesioni è del 69%.

È utile sottolineare che in tutte le fasce di età, in particolare quella 16/29 anni, che inizierà le prenotazioni dal prossimo 2 giugno, sono compresi anche cittadini disabili, caregiver, fragili, personale sanitario e non sanitario, personale scolastico, Forze dell’Ordine che hanno già potuto aderire – secondo le indicazioni del Ministero e del commissario - ed essere quindi vaccinati.

«Regione Lombardia – conclude la vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia – sarà in grado di raggiungere la media di 100.000 somministrazioni al giorno dalla metà di giugno, sulla base della programmazione fornitaci dalla struttura commissariale del generale Figliuolo. Questo ci consentirebbe di vaccinare, almeno con la prima dose, tutti i cittadini lombardi che ne hanno diritto e aderenti entro la fine di luglio».

Intanto si attende una circolare della struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo, non ancora diffusa che annuncerà la possibilità, dal 3 giugno, di somministrare vaccini a tutta la popolazione fino ai 16 anni senza più dover rispettare il criterio delle fasce d’età. Inoltre, se arriverà il via libera dell’Aifa, dal 3 giugno potranno essere vaccinati anche gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni, in tutto circa 2,3 milioni di persone. «È molto probabile che all’inizio della settimana prossima Aifa darà il via libera - conferma il Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo - e siamo già in grado di procedere anche su questa classe». Al momento dagli uffici del Commissario non verrà indicato un canale preferenziale per la vaccinazione di questa fascia d’età anche se le singole regioni potranno scegliere di organizzare le somministrazioni attraverso gli hub, le farmacie, i pediatri o i medici di famiglia.

Le Regioni potranno ricorrere a tutte le potenziali risorse, comprese le strutture aziendali. Nelle scorse settimane oltre 700 aziende avevano dato la propria disponibiltà ad effettuare vaccinazioni non appena il Piano lo avesse disposto. Ma il possibile impiego di queste strutture sarà deciso dai territori in base ai diversi piani regionali, nell’applicazione dello specifico protocollo previsto.

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