Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 19 Marzo 2021
Moratti: «Contenimento e vaccinazioni,
la strategia combinata sta dando risultati»
La vicepresidente della Regione: «Davanti all’incidenza delle varianti nelle dinamiche dei contagi e al riproporsi di determinate criticità abbiamo adottato una strategia di contenimento e di vaccinazione reattiva». I primi quattro Comuni interessati sono stati Bollate (Mi), Mede (Pv), Viggiù (Va) e Castrezzato (Bs), che hanno visto crollare l’incidenza dei casi anche di 30 volte. Gli stessi interventi sono stati riproposti nei 23 comuni della cintura del Basso Sebino tra le province di Bergamo e Brescia con la fascia «arancione rafforzata».
Regione Lombardia ha adottato a fine febbraio una nuova strategia per ridurre e contenere l’epidemia in alcuni Comuni dove si erano sviluppati focolai e l’incidenza dei contagi era particolarmente alta. «Davanti all’incidenza delle varianti nelle dinamiche dei contagi - osserva la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti - e al riproporsi di determinate criticità abbiamo adottato una strategia di contenimento e di vaccinazione reattiva». «Due sono gli strumenti che abbiamo utilizzato – spiega l’assessore al Welfare – Da una parte l’imposizione di misure restrittive: ai territori interessati vengono applicate le misure restrittive da fascia rossa. Dall’altra stiamo somministrando in modo mirato la nuova “arma” a disposizione, cioè il vaccino. La popolazione dell’area interessata dall’intervento viene vaccinata scegliendo precisi target, che in alcuni casi può essere l’intera popolazione».
I primi quattro Comuni investiti da questa nuova strategia, iniziata il 26 febbraio sono: Bollate (Mi), Mede (Pv), Viggiù (Va) e Castrezzato (Bs), che hanno visto crollare l’incidenza dei casi anche di 30 volte. A Viggiù (Va) si è avviata la vaccinazione massiva della cittadinanza, con una copertura che arriva al 78% della popolazione vaccinabile (over18), ovvero il 61,8% della popolazione totale, e una punta di adesioni dell’83% fra gli over 65. Il tasso di incidenza del contagio è crollato da 664 a 19 su 100.000 abitanti in un mese. A Mede (Pv) la vaccinazione ha riguardato il 51% della popolazione vaccinabile (44,1% del totale abitanti), e il Comune è passato da un’incidenza di 1.360 a metà febbraio ai 110 di questa settimana. A Bollate, comune alle porte di Milano, anche se l’incidenza dei casi non era altissima, si è deciso di intervenire con una vaccinazione target sulle categorie più a rischio per età anagrafica, per un totale del 12,2% della cittadinanza totale, facendo calare da 315 a 99 l’incidenza su 100.000 abitanti. A Castrezzato (Bs) è stato vaccinato il 6,7% della popolazione totale riducendo in maniera decisa l’incidenza dei casi passati da 1828 a 94 su 100.000 abitanti.
Gli stessi interventi sono stati riproposti nei 23 comuni della cintura del Basso Sebino tra le province di Bergamo e Brescia, inseriti a fine mese nella fascia «arancione rafforzato», dove si sta vaccinando non solo la popolazione degli ultraottantenni come in tutta la Regione, ma anche la fascia d’età tra i 60 e i 79 anni. Anche qui i primi dati che emergono, spiega la Regione, documentano un tasso di incidenza dei casi passato da 500 nella prima settimana di marzo a 162 di questa settimana. Ricordando sempre che sono necessarie circa 2-3 settimane dopo la prima dose per lo sviluppo di una immunità efficace contro l’infezione. «Questi numeri - aggiunge Letizia Moratti - oltre a indicarci la strada maestra della vaccinazione massiva della popolazione lombarda, rivelano la validità delle misure adottate e la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere in modo sempre più adeguato alla crisi pandemica».
In proposito Regione Lombardia evidenzia anche i dati sul numero dei decessi sul territorio regionale: 29.551 cittadini lombardi hanno perso la vita a causa del coronavirus dal 24 febbraio dell’anno scorso e di questi più di 16.000 nei primi tre mesi della pandemia. Da allora la seconda ondata ha colpito più duramente il resto d’Italia, segno che il sistema sanitario lombardo ha imparato a contrastare meglio l’epidemia che ha fatto 2,6 milioni di morti nel mondo. «L’essere riusciti a vaccinare - conclude la vicepresidente di Regione Lombardia - il personale sanitario, gli ospiti e il personale delle Rsa, e aver iniziato la vaccinazione delle categorie più colpite dal contagio e dei più fragili ci lascia ben sperare. In vista di questi ultimi mesi che ci separano dal giorno in cui tutti i cittadini lombardi saranno vaccinati, gli ospedali e le terapie si svuoteranno e potremo realisticamente vedersi avvicinare alla voce decessi Covid, finalmente il numero zero».
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