Minori, ogni anno 3.800 cause
È allarme per la viralità delle foto sul web

Il procuratore capo Emma Avezzù: «I procedimenti penali sono 1.400 e 2.400 quelli civili. Bergamo e Brescia le province che ci danno più lavoro». L’allarme sulla viralità delle immagini nel web.

Emma Avezzù, procuratore capo della Repubblica, presso il Tribunale per i minorenni di Brescia (con competenza distrettuale anche su Bergamo), tira un sospiro di sollievo in merito allo stralcio della legge di riforma della giustizia che intendeva abolire i Tribunali e le Procure per i minorenni.

Cosa sarebbe cambiato in caso di mancato stralcio?
«La Procura dei minori non sarebbe stata più autonoma. Sarebbe diventata una sorta gruppo “specializzato” della Procura ordinaria ma senza garanzia di esclusività. In sostanza, oltre a dover continuare a fare ciò che già facciamo avremmo dovuto occuparci anche del penale ordinario. Il Tribunale dei minori, invece, avrebbe avuto una maggiore garanzia di esclusività, ma accorpando anche separazioni e divorzi ne sarebbe stata compromessa l’efficienza del servizio».

Numeri che quantifichino la vostra mole di lavoro?
«I numeri del civile sono quasi il doppio di quelli del penale in un bacino territoriale che comprende Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. Nello specifico, in un anno, abbiamo (con Avezzu collaborano altri due sostituti procuratori, ndr) 1.400 procedimenti penali. Per il civile, ultimi dati alla mano, arriviamo a 2.400 procedimenti. Brescia e Bergamo sono le due province che ci danno più lavoro: circa i tre quarti, suddivisi parimenti per ognuna».

Quali sono i vostri «bracci armati» sul territorio di Bergamo?
«Sicuramente i servizi sociali dei Comuni e poi le comunità educative. A questo proposito la comunità “Don Milani” di don Fausto Resmini a Sorisole in questo periodo sta ospitando molti minori stranieri non accompagnati per i quali c’è proprio un problema di collocazione. Un fenomeno questo in grandissima espansione soprattutto negli ultimi due/tre anni».

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