Mille Miglia, le auto d’epoca fanno sognare dal Kilometro Rosso a Città Alta: Andrea Vesco e Fabio Salvinelli vincono per la terza volta - Le foto e video

ULTIMA TAPPA. Il passaggio da Bergamo e Brescia per la Capitale della cultura 2023. I bolidi sono stati accolti da numerosi appassionati e curiosi lungo tutto il percorso all’Accademia Carrara e sulle Mura Venete. Ecco tutti i vincitori.

È tutta lombarda la quinta e ultima tappa di questa quarantunesima edizione della Mille Miglia. Si conclude oggi, sabato 17 giugno, in tarda mattinata a Brescia la lunga corsa della Freccia Rossa, con il saluto alla città gemella Capitale della Cultura 2023. E il passaggio a Bergamo delle storiche auto d’epoca ha fatto sognare come sempre: i bolidi sono stati accolti da numerosi appassionati e curiosi lungo tutto il percorso.

Treviglio e il Kilometro rosso a Stezzano

La prima vettura della Freccia Rossa è partita dal capoluogo lombardo intorno alle 7.30: da Parco Sempione il convoglio procede su via Francesco Melzi d’Eril, viale Giorgio Byron e viale Elvezia fino ai bastioni di Porta Volta. Poi su viale Francesco Crispi, attraverso piazza XXV Aprile e fino a piazzale della Repubblica, per poi passare i bastioni di Porta Venezia e piazza Guglielmo Oberdan fino a corso Venezia, dove è avvenuto il primo controllo timbro.

Il secondo, invece, pochi chilometri più avanti, in via Andrea Verrocchio, da dove le scocche colorate si sono dirette verso Seriate sulla Sp 103. Attraversando i Comuni di Pioltello, Cernusco sul Naviglio, Vignate, Melzo, Gorgonzola, Pozzuolo Martesana e Cassano d’Adda, i bolidi hanno raggiunto Treviglio, per le prime prove cronometrate della giornata e il terzo controllo timbro. Imboccata la Sp 42, la Freccia Rossa ha fatto rotta verso Bergamo, non prima di un altro timbro in piazza Libertà a Stezzano.

La quinta tappa della Mille Miglia a Bergamo - Le foto più belle

Bedolis

Il saluto di Gori alla Carrara e in Città Alta

L’ingresso nella Città dei Mille è avvenuto dal Kilometro Rosso con controllo orario, poi dritto su per viale delle Mura, nella Città Alta, dove le prove cronometrate qui previste saranno sommate a quelle di martedì 13 in castello a Brescia, e varranno per il Trofeo Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Ad accogliere le auto al controllo timbro nella zona dell’Accademia Carrara l’assessore allo sport e alle politiche giovanili Loredana Poli, raggiunta anche dal sindaco Giorgio Gori, che ha voluto sottolineare la bellezza di vivere una giornata di sport.

Il lago d’Iseo e la Franciacorta sono stati i primi a dare il loro caloroso bentornato alla corsa più bella del mondo nel territorio bresciano.

Il ritorno a Brescia

L’abbraccio bresciano è iniziato a Paratico, e proseguito nei centri di Iseo, Provaglio d’Iseo, Corte Franca, Passirano, Cazzago San Martino, Rovato, Ospitaletto, Castegnato, Rodengo Saiano e Gussago. L’ingresso in paese da via San Zenone lungo via Ronco, via Guglielmo Marconi, via Roma e viale Monsignor Giorgio Bazzani fino a piazza Vittorio Veneto, dove c’è stato l’ultimo controllo timbro della Mille Miglia 2023. Il convoglio ha poi imboccato via Paolo Richiedei, via Dante Alighieri e la Sp 10 via Caporalino verso Cellatica. Infine le quattrocento auto d’epoca sono arrivate a Brescia.

I vincitori

I bresciani Andrea Vesco e Fabio Salvinelli hanno vinto la Mille Miglia 2023 a bordo della loro auto con il numero 50 sulla livrea: una magnifica Alfa Romeo 6c 1750 SS del 1929 per la terza volta. Secondi classificati Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli a bordo di una Lancia Lambda Spider Tipo 221 del 1927 (numero 24). Terzo posto per Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi sulla stessa macchina ma del 1929 (numero 54). Entrambi hanno il coefficiente dei primi classificati: 1,80.Al quarto posto Alberto e Federico Riboldi (macchina numero 5: O.M. 665 S Superba 2000 Cm3 del 1926) e al quinto posto Mario e Lorenzo Turelli (macchina numero 7: O.M. 665 S MM Superba 2000 del 1929). La Coppa delle Dame è andata, come l’anno scorso, a Silvia Marini e Irene Dei Tos, al volante di una Bugatti T40 del 1929 con il numero 47.

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