Messa per San Francesco di Sales
Giovedì 28 dibattito sul mondo dei media

Tradizionale Messa in memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori. Giovedì 28 gennaio alle 10 è in programma una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi nella chiesa giubilare di Santa Maria delle Grazie in Bergamo.

Seguirà alle 11 un incontro - dibattito nell’adiacente teatro sul tema «La riforma della comunicazione nella Chiesa voluta da Papa Francesco» con Paolo Nusiner, bergamasco, recentemente nominato da Papa Francesco direttore generale della nuova Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede, già direttore generale di Avvenire.

Un invito rivolto a tutti i giornalisti e comunicatori, agli uffici stampa, agli operatori dei media, ma anche a tutti coloro che in diverso modo sono impegnati, coinvolti, appassionati e interessati del vasto mondo della comunicazione cartacea, televisiva, radiofonica e web.

La festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori, si celebra il 24 gennaio. Per facilitare l’incontro, la celebrazione è stata prevista in un giorno infrasettimanale: il 28 gennaio. Un anno importante per riflettere sul mondo dei media: l’Anno Santo della Misericordia impreziosisce il tradizionale incontro con il vescovo caratterizzandolo come «Giubileo dei mezzi di comunicazione».

Papa Francesco, nel Messaggio per la Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali ha scritto: «La sfida che oggi ci si presenta è, dunque, re-imparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione. È questa la direzione verso cui ci spingono i potenti e preziosi mezzi della comunicazione contemporanea. L’informazione è importante ma non basta, perché troppo spesso semplifica, contrappone le differenze e le visioni diverse sollecitando a schierarsi per l’una o l’altra, anziché favorire uno sguardo d’insieme. Raccontare significa invece comprendere che le nostre vite sono intrecciate in una trama unitaria, che le voci sono molteplici e ciascuna è insostituibile».

Proprio lo scorso 8 gennaio si è tenuto in Curia un incontro a cui hanno partecipato i responsabili delle testate bergamasche. Traccia del momento di dibattito la Lettera Pastorale «Donne e uomini capaci di carità» scritta da monsignor Beschi che consegna alla diocesi le linee per questo Anno Santo della Misericordia: «I processi di trasmissione della fede e di elaborazione di una cultura fermentata evangelicamente non possono più essere scontati. Ritengo che la Carità pastorale debba ispirare un’ampia ricerca nel campo del linguaggio, che non consiste semplicemente in una sostituzione di parole: si tratta di comunicare in maniera significativa l’Evangelo e il suo appello alla fede nel contesto della cultura del mondo contemporaneo. La via della comunicazione mediatica non può essere considerata ancora come una forma di amplificazione o comunque di moltiplicazione quantitativa del messaggio evangelico. Si tratta non solo di utilizzare i media e le loro potenzialità, ma di abitare nel mondo della comunicazione sempre più pervasivo, dove le forme di connessione assumono caratteristiche che sfuggono all’attenzione e al modo di concepire la trasmissione della fede da parte di molti di noi. È necessario dunque promuovere la formazione di persone che sappiano muoversi in questo mondo e aiutino l’intera comunità ad abitarlo. Questo discorso assume un particolare rilievo nella nostra Diocesi, che raccoglie una tradizione ecclesiale e professionale in questo ambito, quasi unica nella Chiesa. Il fatto di aver ereditato questa enorme possibilità, non può alimentare una specie di pigro orgoglio o al contrario una critica inconcludente: si tratta invece di rinnovare la coscienza di ciò che rappresenta questo patrimonio e di raccoglierne le potenzialità formative in maniera molto più responsabile».

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