Meno sprechi nelle mense scolastiche
E il cibo «risparmiato» va ai più poveri

Dal 1° novembre, nelle mense scolastiche gestite dal Comune di Bergamo, verranno introdotte alcune novità.

A partire dal nuovo menu che prevede meno insaccati e più legumi, per continuare con regolamenti e con le attenzione per la lotta allo spreco. «In cinque scuole – continua – della città (Calvino, Calvi, Cavezzali, Ghisleri, Don Milani), il pranzo viene servito tramite self service: i bambini sanno che devono finire tutto quello che hanno nel piatto, e si regolano di conseguenza. In questo modo il cibo che eccede diventa recuperabile» spiega l’assessore Loredana Poli.

«Da anni – dice Marco Carrara, titolare di SerCar, la società che gestisce il servizio - lavoriamo per la riduzione degli avanzi e il loro recupero. Nei dieci anni di collaborazione con il servizio Esodo sono stati donati più di 200.000 mila pasti, circa cento pasti al giorno, con grammature calcolate per pasti dei bambini. Quest’anno ci siamo impegnati a donare una nuova auto al servizio e fare in modo che i pasti arrivano a destinazione con tutte le condizioni di igiene corrette; inoltre continueremo con le 100 porzioni quotidiane, ma anche qui vogliamo impegnarci perché le stesse non siano più quelle dei bambini ma quelle da adulti».

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GiuseppePezzotta

7 anni, 5 mesi

Ma non sarebbe più logico ridurre le spese anziché acquistare troppo e poi cercare chi lo consuma? MI sembra che proprio non ci vogliamo capire!!!

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laura maffioletti

7 anni, 5 mesi

Ecco perché hanno dimezzato gli insaccati finiranno alle risorse e non ai veri poveri italiani. Ah capito adesso

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