Medici di famiglia, numeri in calo
In sei anni via il 25% dell’organico

Per il 2019 l’Ats Bergamo prevede che 14 medici di Medicina generale cessino la loro attività: a questi numeri si aggiungono anche le 37 cessazioni del 2018, mentre per il 2020 se ne calcolano altre 9.

C’è fame di medici. Nella Bergamasca, stando ai dati forniti dall’Ats Bergamo, i posti totali «a pieno organico» sono 676, mentre al 27 marzo 2019 i titolari erano 640, a cui si aggiungono 36 medici a incarico provvisorio (che seguono, con un contratto a tempo, gli assistiti del loro collega che ha cessato l’attività). Per il 2019, per esempio, l’Ats Bergamo prevede che 14 medici di Medicina generale cessino la loro attività (considerando i medici di 70 anni, obbligo di pensione) ed è un numero «in difetto», perché ulteriori assenze potrebbero verificarsi per dimissioni volontarie, trasferimenti, decessi. E a questi numeri si aggiungono anche le 37 cessazioni del 2018, mentre per il 2020 se ne calcolano altre 9.

«Dal 2021 in avanti prevediamo un progressivo e significativo aumento di cessazioni – spiega Ennio Tua, responsabile ad interim del dipartimento Cure primarie dell’Ats – . Che potrebbero arrivare in sei anni a rappresentare il 25% dell’organico totale». E proprio per arginare l’emorragia, provvedimenti sono stati attivati sia da Palazzo Lombardia sia da Ats Bergamo.

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