Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 22 Novembre 2018
Maxi fatture per operazioni inesistenti
Confiscati 23 immobili da 2 milioni di euro
L’operazione delle Fiamme Gialle di Pavia: individuata una fitta rete di cosiddette «cartiere» di fatture false per importi superiori a 100 milioni di euro.
I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle di Pavia hanno sottoposto a confisca definitiva 23 unità immobiliari e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa due milioni di euro, nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e Parma, nell’ambito di un’indagine su un’ingente evasione fiscale.
L’attività investigativa, coordinata dal procuratore aggiunto della Repubblica di Milano, Alessandra Dolci, è scaturita dagli sviluppi dell’operazione «Gerico 2», che aveva consentito di individuare un sodalizio criminale dedito alla commissione di consistenti frodi fiscali perpetrate nel Nord Italia e in territorio estero (in particolare in Slovenia e Croazia).
In particolare, secondo la Guardia di Finanza di Pavia, le indagini svolte, unitamente all’esecuzione di numerose verifiche fiscali, nonché l’esame di centinaia di segnalazioni per operazioni sospette, hanno permesso di individuare una fitta rete di società cosiddette «cartiere» (cioè create al solo fine di emettere fatture per operazioni inesistenti) che avevano emesso documenti fiscali falsi per importi complessivamente superiori a 100 milioni di euro, consentendo contestualmente alle società «clienti» dell’organizzazione, operanti nel settore dell’edilizia, di ottenere illeciti benefici d’imposta attraverso il loro utilizzo.
Una delle figure di spicco di questo sodalizio criminale, M.V., bresciano di 50 anni, di fatto nullatenente, con «l’aiuto di vari complici e di un commercialista milanese B.D. di 79 anni, a cui era demandato il compito di creare e gestire le società «cartiere», aveva accumulato illegalmente rilevantissimi proventi poi reimpiegati in acquisto di immobili intestati a diverse aziende, amministrate da prestanome, che gli hanno consentito di occultare all’erario, per circa un decennio, un ingente patrimonio».
Questo patrimonio, che è stato ora sottoposto a confisca dai finanzieri unitamente alle disponibilità finanziarie derivanti dalla locazione degli stessi immobili, sarà gestito dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
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