Mascherine per Bergamo e Brescia
«Due città unite dalle stesse ferite»

Una mascherina per unire due città con le stesse ferite, ma anche con un progetto comune. L’unione tra Bergamo e Brescia si fa più stretta: per rafforzare la candidatura congiunta a Capitale italiana della cultura 2023, saranno distribuite gratuitamente 200 mila speciali mascherine. Iniziativa di Ubi Banca, in collaborazione con i due Comuni, le due Diocesi, L’Eco di Bergamo e il Giornale di Brescia.

Una mascherina per unire due città con le stesse ferite, ma anche con un progetto comune. L’unione tra Bergamo e Brescia si fa più stretta: per rafforzare la candidatura congiunta a Capitale italiana della cultura 2023, saranno distribuite gratuitamente 200 mila speciali mascherine. Sul tessuto del dispositivo (si tratta di mascherine lavabili), infatti, sarà riprodotto lo skyline delle due città, condensandone i luoghi-simbolo.

L’iniziativa è lanciata da Ubi Banca – la banca del territorio bergamasco e bresciano – in collaborazione con i due Comuni, le due Diocesi, L’Eco di Bergamo e il Giornale di Brescia. Il 26 giugno la mascherina sarà disponibile per chi acquisterà L’Eco di Bergamo in edicola e per gli abbonati; il dispositivo sarà distribuito poi anche attraverso le filiali di Ubi presenti sul territorio.

Alla conferenza di presentazione del progetto hanno partecipato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, Marco Franco Nava, direttore Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di Ubi Banca, Luca Gotti, direttore Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca, don Mario Eugenio Carminati, vicario per gli Affari economici della diocesi di Bergamo, monsignor Gaetano Fontana, vicario generale della diocesi Brescia, Nunzia Vallini, direttrice del Giornale di Brescia, Alberto Ceresoli, direttore de L’Eco di Bergamo.

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