Mascherine, distanza e niente febbre
Ecco la scuola del prossimo settembre

Distanza interpersonale di un metro, mascherina per tutti dopo i sei anni di età, scaglionamento dell’orario di ingresso e delle entrate, nessuna prova delle febbre per entrare a scuola, ma se si hanno 37.5 gradi di temperatura si deve restare a casa.

Sono queste le indicazioni principali del documento con le misure per il rientro a settembre che Governo e il ministero dell’Istruzione hanno ricevuto dal Comitato tecnico-scientifico. Unite alle norme per concorsi, supplenti, precari ed edilizia, varate in prima lettura giovedì 28 maggio dal Senato con il Dl Scuola, le indicazioni del Cts serviranno al rientro insieme a quanto dirà il Comitato di esperti del ministero dell’Istruzione.

L’obiettivo di tutti è «tornare a scuola in presenza, ma anche e soprattutto in piena sicurezza», come ha sottolineato la ministra Lucia Azzolina: «Il Governo è al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe. Questo documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza. L’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica». Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, dal Cts «arriva un contributo importante per riaprire le nostre scuole in sicurezza. A questo obiettivo il Governo dedicherà ogni energia». Secondo Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, «quello fatto per la scuola è stato un lavoro impegnativo, che ha l’obiettivo di conciliare il contenimento del rischio di contagio con il recupero della normale attività per studenti e lavoratori del mondo dell’Istruzione».

Ecco le principali indicazioni: il distanziamento fisico, le misure di igiene e prevenzione sono i cardini del documento.

Previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della disposizione interna, ad esempio, dei banchi, ma anche nei laboratori, in aula magna, nei teatri scolastici. Si passa a due metri per le attività svolte in palestra.

Il consumo del pasto a scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l’eventuale fornitura del pasto in «lunch box» per il consumo in classe. Andranno limitati gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche. La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il rischio assembramento, saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico.

All’ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5 gradi dovrà restare a casa. Sarà importante rispettare, da parte di tutti, questa regola, per ridurre le possibilità di contagio. Ciascuna realtà scolastica procederà ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.

Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola.

Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato del II ciclo. Gli alunni della scuola dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione. Potranno essere organizzate apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola, per prendere dimestichezza con le misure previste.

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