Marina Zanchi, una bergamasca a capo dell’Agenzia europea per salute e digitale

L’intervista Dallo scorso aprile è lei la neo direttrice dell’HaDEA: «Su questi due temi si gioca la nuova sfida per rilanciare l’Unione europea».

Un’Europa più forte e consapevole, quella che sta ripartendo dopo l’esperienza del Covid; un’Europa che si è dimostrata capace di affrontare le emergenze, ma che, pur non essendo strutturalmente attrezzata a una sfida come quella della pandemia, che ha colto impreparato tutto il mondo, ha saputo reagire e oggi scommette sulla ripresa, partendo dalla ricerca e dall’innovazione. Ne è convinta Marina Zanchi, la neo direttrice bergamasca dell’HaDEA, l’Agenzia esecutiva per la Salute e il Digitale della Commissione Europea, istituita a febbraio del 2021 come braccio operativo della Commissione per l’attuazione e il finanziamento dei progetti che riguardano due comparti strategici per la crescita dell’Europa e dei suoi Stati membri. Un organismo al quale stanno imparando a guardare enti, istituzioni e imprese, che da qui al 2027 emetterà bandi per finanziare progetti del valore complessivo di 20 miliardi di euro.

«È molto importante - dice - ripartire proprio dall’Europa. Quella contro il Covid è stata una prova di forza che ha dato risultati concreti. Coordinare una risposta comune a livello europeo ci ha permesso di contenere la diffusione del virus e nel contempo di sostenere i sistemi sanitari nazionali senza, ovviamente, alcuna intrusione da parte delle istituzioni europee. Noi, per esempio, lavoriamo anche sull’idea di ridurre l’impatto economico, perché sappiamo bene che la pandemia ha coinvolto anche l’economia e la società. Non serve quindi solo un sostegno agli ospedali, ma anche alle imprese e alle famiglie. Già nel 2020, dopo la prima ondata, la presidente della Commissione, Ursula Von Der Leyen, aveva parlato di un’Unione Europea della salute, stimolando un vivace dibattito. L’idea era quella di avere un’Europa più forte dal punto di vista sanitario, in grado di permettere agli Stati membri di lavorare insieme per rispondere a emergenze che non hanno confini e hanno invece bisogno di una risposta collettiva. Questo approccio di coordinamento e di cooperazione è tra le priorità della Commissione: vogliamo che i sistemi sanitari siano efficaci, resilienti e accessibili a tutti. La priorità è proteggere la salute dei cittadini».

«L’HaDEA è la più giovane agenzia della Commissione ed è stata valutata proprio dalla presidente Von Der Leyen per dedicare più attenzione alla salute e al digitale»

«Per essere più efficace - conclude Zanchi -, da qualche anno la Commissione ha ristrutturato il metodo di lavoro, creando le agenzie esecutive proprio per mettere in atto gli indirizzi politici e strategici, e finanziare i progetti. L’HaDEA è la più giovane ed è stata voluta proprio dalla presidente Von Der Leyen per dedicare più attenzione alla salute e al digitale: è fondamentale rafforzare la connettività e la digitalizzazione anche dei sistemi sanitari. Creando sinergie tra digitale, salute e sicurezza alimentare, l’impatto sui cittadini è senz’altro più forte».

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