
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 29 Aprile 2016
«Mamma, voglio un mondo più giusto»
In mille al corteo Italcementi - Foto e video
«Mamma, voglio un mondo più giusto». È lo striscione più toccante tra quelli esposti stamattina, venerdì 29 aprile, alla manifestazione nazionale dei lavoratori Italcementi - hanno partecipato circa in un migliaio (1.500 secondo i sindacati) - contro il piano industriale di Heidelberg Cement.
Lo striscione presentava disegni realizzati da una bambina di quattro anni e mezzo che ha raccolto l’invito della mamma che le aveva detto che in ufficio erano tutti tristi. È stato un corteo molto colorato, con bandiere, musica, palloncini, fischietti e fumogeni, che si è avviato da via Madonna della Neve verso le 10,15, ha attraversato il centro cittadino e si è concluso in via Camozzi, dove, davanti all’ingresso della sede Italcementi si è tenuto un presidio con un comizio. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha sottolineato: «Visto che la famiglia Pesenti ha assicurato che si impegnerà a aumentare le protezioni sociali per i lavoratori, attendiamo che questo si concretizzi», mentre l’assessore regionale Alessandro Sorte ha garantito che «la politica è unita nella vertenza Italcementi». La manifestazione si è sciolta verso le 13.

(Foto di Beppe Bedolis)

(Foto di Beppe Bedolis)

(Foto di Beppe Bedolis)

(Foto di Beppe Bedolis)
Qualche problema inevitabile al traffico, soprattutto in via Angelo Mai. Il corteo è arrivato in viale Papa Giovanni XXIII al ritmo di «Muoviti, muoviti» di Jovanotti, ma la circolazione in centro (in primis a Porta Nuova) era ferma. Non si è visto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che aveva annunciato la sua presenza, a sostituirlo Sorte e con lui c’erano praticamente tutti i consiglieri regionali bergamaschi del Pirellone. Alla manifestazione hanno partecipato pure Gori, diversi parlamentari del Pd come Elena Carnevali, Antonio Misiani e Beppe Guerini, esponenti della Lega, come Daniele Belotti, segretario provinciale, del Movimento 5 Stelle, come il consigliere regionale Dario Violi e alcuni sindaci della nostra provincia. Ad aprire il corteo le donne Italcementi , ci sono lavoratori da tutto Italia, da Roma a Palermo. Stamattina dovrebbero essere rimaste ferme, in segno di protesta, tutte le cementerie del gruppo in Italia.


(Foto di Marco Sanfilippo)

(Foto di Beppe Bedolis)
Prima che scattasse il corteo, Ivan Comotti, della Fillea-Cgil regionale, aveva scaldato i lavoratori chiedendo ancora l’impegno della famiglia Pesenti affinché siano preservati i posti di lavoro a rischio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA