Cronaca / Bergamo Città
Martedì 16 Maggio 2017
Mal di testa, un incubo: che fare?
Sabato stand delle «Gavazzeni»
Si chiama «Giornata Nazionale del Mal di Testa», è arrivata alla sua 9ª edizione, e si svolge su tutto il territorio nazionale il prossimo 20 maggio organizzata dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee – Sisc (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee).
Per l’occasione Humanitas Gavazzeni (che è anche Centro Cefalee Sisc), sarà in centro città a Bergamo per fare prevenzione e informazione con gli specialisti della Neurologia, allestendo uno stand sabato 20 maggio dalle ore 10 alle 12,30 in via XX Settembre, di fronte alla chiesa di San Leonardo, area piazza Pontida. Lo slogan di questa edizione 2017 è «Mal di testa: che fare?».
«L’iniziativa – dice Paola Merlo, responsabile della Neurologia e del Centro Cefalee Sisc di Humanitas Gavazzeni oltre che coordinatore del direttivo Sisc Lombardia - si propone di educare al corretto monitoraggio della cefalea, all’adeguato trattamento dei singoli episodi e alla terapia di prevenzione, quando necessaria. Inoltre verrà spiegata l’utilità dei Centri di alta specialità per il trattamento delle cefalee “complesse” a cui possono far riferimento i pazienti, i medici di medicina generale e gli specialisti che operano sul territorio».
Il mal di testa rappresenta uno dei più frequenti motivi di consultazione del medico di famiglia e costituisce un disturbo troppo spesso invalidante. «Esistono forme differenti di cefalea - spiega la dottoressa Merlo - e l’obiettivo principale è riconoscere le forme di tipo primario, non legate a un danno d’organo, dalle forme secondarie che, a volte, possono essere pericolose. La cefalea di tipo emicranico, nell’ambito delle forme primarie, si caratterizza per alcuni aspetti peculiari. Va ricordato che l’emicrania può presentarsi preceduta o meno da sintomi neurologici veri e propri che meglio si possono definire come “aura emicranica”. L’emicrania è considerata un “disordine neurologico episodico, spesso familiare, caratterizzato da attacchi ricorrenti di cefalea, ampiamente variabili in termini di frequenza, durata e intensità».
«Il dolore, di solito unilaterale, a carattere pulsante, può associarsi a disturbi visivi, sensitivi, motori, dell’umore e/o del comportamento – aggiunge Paola Merlo -. L’emicrania colpisce il 17% delle donne e il 5% degli uomini. La preponderanza nel sesso femminile è stata attribuita a una possibile influenza ormonale. La prevalenza dell’emicrania senza aura è pari al 10-15%, mentre quella dell’emicrania con aura è dell’8%. Il tasso di prevalenza tende tuttavia a decrescere dopo i 50 anni di età, soprattutto in rapporto alla diminuzione percentuale delle forme primarie».
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