Longuelo, truffa dello specchietto
Moglie e marito fermati e denunciati

Marito e moglie tentano colpo a Longuelo ma un cittadino ha preso la targa. Sono stati bloccati dai carabinieri mentre un anziano gli stava dando 300 euro.

La tecnica è sempre uguale e ben collaudata: i truffatori accostano l’auto su un lato della carreggiata, e quando vedono arrivare donne o anziani gettano sulla carrozzeria dell’auto di passaggio un bullone o qualche altro oggetto che produce parecchio rumore. Poi fermano il malcapitato mostrando lo specchietto rotto e chiedendo soldi per evitare di compilare la constatazione amichevole. Ieri mattina una coppia di coniugi di origini meridionali residenti nel Milanese è stata colta in flagrante e denunciata a piede libero.

La «banda dello specchietto» ci ha provato attorno alle 9 in via Pergolesi, una traversa di via Bellini, a Longuelo. Ha gettato qualcosa sulla carrozzeria dell’auto di un anziano, lo ha seguito fino a quando è entrato nel parcheggio condominiale. I due sono rimasti fermi all’ingresso, bloccando le fotocellule con la loro Fiat Idea. La donna è scesa e si è messa a discutere con l’anziano, mentre il marito è rimasto in auto.

La donna si è rifiutata di pagare e i due se ne sono andati, ma tutta la scena è stata vista da un vicino che ha preso il numero di targa della Fiat dei truffatori, allertando le forze dell’ordine. Marito e moglie sono stati fermati in via Moroni da una pattuglia di carabinieri del Norm mentre un altro anziano stava prelevando in banca 300 euro da consegnare come risarcimento per lo specchietto rotto.

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