Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 15 Settembre 2017
Londra, esplosione nella metro
22 feriti, nessuno grave: «È terrorismo»
Un’esplosione questa mattina nella metropolitana londinese. Si tratta di un ordigno artigianale. Sarebbero alemno 20 i feriti. Per Scotland Yard è terrorismo.
È caccia all’uomo a Londra dopo l’attentato su un treno della metropolitana alla stazione di Parsons Green. La polizia sta cercando una o più persone ritenute responsabili dell’esplosione di un ordigno artigianale che però per la premier Theresa May era stato pensato per causare «gravi danni». Il livello di allerta in Gran Bretagna resta ’gravè, un attacco è altamente probabile, ma non è stato innalzato a ’criticò, attacco imminente. Intanto si aggrava il bilancio dei feriti: sono 22 al momento le persone colpite, nessuna in modo non grave. Su internet i sostenitori dell’Isis in Medio Oriente e in Europa stanno esaltando l’attacco anche se per ora non ’c’è stata alcuna rivendicazione. L’esplosione dell’ordigno è avvenuta attorno le 8.30, nell’ora di punta. Collegato ad alcune lucine di Natale e una batteria, era nascosto in un secchio di plastica trasportato in una grossa busta colorata. Secondo la Bbc, aveva un timer e questo farebbe pensare al fatto che l’attentatore lo abbia abbandonato sulla carrozza per poi allontanarsi prima della deflagrazione. Per questo Scotland Yard ha lanciato una caccia all’uomo, come annunciato dal sindaco della capitale britannica Sadiq Khan che, per motivi di sicurezza non ha precisato se la polizia stia cercando una o più persone. Fonti di Skynews hanno parlato di un sospetto identificato, ma non c’è stata nessuna conferma ufficiale.
Dopo la riunione d’emergenza del comitato Cobra la premier Theresa May, che ha condannato «il vile attacco», ha annunciato che l’allerta terrorismo resta «grave» e non è stata alzata a«critica», come invece era stato fatto dopo l’attentato di Manchester. Il primo ministro ha anche richiamato il presidente americano Donald Trump che in un tweet sull’attentato ha scritto che si tratta di «persone malate e dementi che erano nel mirino di Scotland Yard». «Fare speculazioni con le indagini in corso non aiuta nessuno», ha ammonito la premier britannica.
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