Lombardia, +2.664 positivi, 69 a Bergamo
Regione al governo: evitiamo il lockdown

Sono 29.053 tamponi effettuati, per una percentuale rispetto ai positivi pari al 9,1%. Fontana: «Macchina degli ospedali lombardi incrementata, restiamo uniti».

Sono 2.664 i nuovi positivi in Lombardia registrati nella giornata di sabato 17 ottobre con 29.053 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 9,1%, in crescita rispetto a venerdì (7,9%), quando c’erano stati 2.419 contagiati con 1.500 tamponi in più. Sono 13 i decessi per un totale di 17.057 morti in regione dall’inizio della pandemia. Crescono sia i ricoveri in terapia intensiva (+25, 96), sia quelli negli altri reparti (+109, 943).

Milano è sempre la provincia più colpita con oltre metà dei casi (1.388, di cui 634 a Milano città), ma sono in forte crescita anche Monza e Brianza (286), Varese (218) e Como (171), tre province che avevano avuto pochissimi casi nella prima ondata. Cresce anche Bergamo con 69 casi in più nelle ultime 24 ore (ieri erano 38) ma meno delle altre province.

Nella riunione fra tutti i presidenti delle Regioni per concordare un piano d’azione contro la seconda ondata di Covid da presentare al governo, secondo quanto si è appreso la Regione Lombardia ha chiesto che venga evitato qualsiasi tipo di lockdown, anche parziale, delle attività produttive. A Regioni e governo, la Lombardia ha esortato che restino aperte tutte le attività produttive, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza, per scongiurare il rischio di dare un colpo fatale all’economia già provata dalla prima ondata di virus, riducendo al massimo le limitazioni di orari da proporre al governo. Sulla scuola è stata ribadita la richiesta di puntare sulla didattica a distanza delle superiori e delle università e, in generale, sugli ingressi scaglionati per tutti gli studenti.

«Parola d’ordine: essere pronti»: è quanto ha scritto su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ricordando che «i dati Covid di questi giorni, emersi grazie a una massiccia azione di screening, indicano un aumento esponenziale dei contagi e della carica virale ad essi correlata». Fontana ha però spiegato che «la macchina organizzativa degli ospedali lombardi in questi mesi è stata fortemente incrementata, così come i protocolli sanitari con la finalità di fronteggiare al meglio una nuova ondata virale».

«La comunità lombarda è chiamata a essere unita per difendere, come già fatto in passato, la salute di tutti. Credetemi - conclude Fontana - le decisioni non sono assunte a cuor leggero, ho ascoltato i virologi, i tecnici, i medici e con i sindaci lombardi e i capigruppo alla Regione siamo chiamati nel salvaguardare la vita delle persone e gli asset sociali come la scuola e il lavoro. Restiamo uniti e fronteggiamo insieme questa nuova ondata virale».

I dati di oggi:

- i tamponi effettuati: 29.053, totale complessivo: 2.471.303

- i nuovi casi positivi: 2.664 (di cui 225 ’debolmente positivi’ e 19 a seguito di test sierologico)

- i guariti/dimessi totale complessivo: 85.112 (+154), di cui 1.780 dimessi e 83.332 guariti

- in terapia intensiva: 96 (+25)

- i ricoverati non in terapia intensiva: 943 (+109)

- i decessi, totale complessivo: 17.057 (+13)

I nuovi casi per provincia:

Milano: 1.388, di cui 634 a Milano città;

Bergamo: 69;

Brescia: 83;

Como: 171;

Cremona: 25;

Lecco: 67;

Lodi: 46;

Mantova: 56;

Monza e Brianza: 286;

Pavia: 103;

Sondrio: 37;

Varese: 218.

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