Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 11 Dicembre 2015
L’inverno non si vede proprio
«Almeno fino a Natale bel tempo»
Permane il rischio nebbia e smog. «Una forte anomalia anticiclonica che ci trasciniamo da luglio».
«Continua la fase meteo anomala con un potente anticiclone che ha messo ko sul nascere l’Inverno in Italia» spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. «Almeno fino a Natale l’alta pressione, pur con alti e bassi, dominerà ancora la scena con tempo spesso stabile, secco e mite. L’unica parvenza di inverno la ritroveremo nelle aree interessate dalla nebbia, dove il clima si manterrà freddo ed umido, ma laddove ci sarà il sole le temperature si manterranno ben oltre la media, con punte anche di oltre 15-16°C al Centrosud. Solo dopo Natale si intravede qualche cambiamento ma servono conferme».
«Attenzione alla nebbia, che sarà a tratti fitta e persistente sulla Valpadana» prosegue l’esperto – «mentre il ristagno di inquinanti e smog renderà la qualità dell’aria pessima nelle grandi città specie del Nord. Saranno davvero pochi gli spunti piovosi da qui fino a Natale, al più probabili sui versanti orientali della Penisola e al Sud. Poca dunque anche la neve sulle nostre montagne, con diverse aree di Alpi ed Appennini totalmente a secco».
«Vale la pena notare come questa forte anomalia anticiclonica ce la portiamo dietro ormai dallo scorso mese di luglio, quando le alte pressioni subtropicali hanno iniziato a spadroneggiare sul Mediterraneo e quindi anche sull’Italia. Pochi e saltuari i passaggi piovosi, in alcuni casi anche intensi, ma concentrati in aree ristrette mentre diverse zone d’Italia sono rimaste decisamente a secco di precipitazioni. Basti pensare che a Milano non piove da 20 giorni e che dal 30 ottobre ad oggi i giorni di pioggia sono stati solamente 3. Va anche peggio sul Piemonte con Torino a secco di piogge importanti da Ottobre. A questo si aggiungono temperature costantemente sopra la media e spesso eccezionalmente elevate per il periodo. Questa anomalia non ha interessato in realtà solo l’Italia ma anche l’Europa, in particolare quella centro-meridionale, e il 2015 rischia seriamente di chiudersi come tra i più caldi di sempre a livello globale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA