Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 30 Aprile 2020
«Illegittime iniziative enti locali meno restrittive»
Conte, detrazioni fiscali per l’edilizia -Video
Il Presidente del Consiglio interviene alla Camera per l’informativa sul nuovo decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri. Segui qui la diretta.
È terminata nell’aula della Camera l’informativa del premier Giuseppe Conte sull’emergenza Coronavirus. L’opposizione ha protestato perchè il premier non ha indossato la mascherina ma il presidente della Camera Roberto Fico ha ricordato la decisione dei capigruppo secondo i quali dai banchi del governo è rispettata la distanza di sicurezza e quindi si può non mettere la mascherina a differenza di quanto deciso nel caso in cui si parli dai banchi dei deputati.
CONTE E INIZIATIVE DELLE REGIONI. «Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime».
150 MILA TEST SIEROLOGICI. «Nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive» in caso di nuova crescita dei contagi. «Misure che potranno essere mirate su specifici territori»
25 MILIARDI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE. «Il primo decreto legge» sulle misure economiche «riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti».
ITER SEMPLIFICATI. Il governo prevederà «ricorso a iter autorizzativi semplificati per un campione di opere, è un’ulteriore direttrice di azione che prenderemo già nei prossimi provvedimenti. Un grande ruolo può essere svolto dall’azione coordinate delle grandi aziende a partecipazione pubblica».
DETRAZIONI FISCALI EDILIZIA.«Contiamo anche di recuperare un intervento di complessivo potenziamento di detrazioni fiscali a favore dell’edilizia e della sostenibilità. Stiamo studiando un meccanismo articolato che consenta ai cittadini di beneficare di sconti pari al costo pressoché totale dei lavori su lavori anti-sismici e di efficientamento energetico».
TENDENZA CONTAGIO. «Nelle prossime ore il ministro della Salute emanerà un provvedimento per definire criteri e specifiche soglie di allarme per una valutazione accurata della tendenza al contagio in ciascuna area del Paese. Una volta che saranno definiti questi criteri sarà possibile anche un allentamento delle misure restrittive circoscritto su base territoriale, dove la situazione epidemiologica appare meno critica. Al termine delle due settimane (previste dal Dpcm del 4 maggio, ndr) avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona»,
«Con il ritorno al lavoro ci saranno nuove occasioni di contagio, mentre per la scuola puntiamo ad un effetto contenitivo massimo». Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso dell’informativa alla Camera sulle misure per la fase 2 dell’emergenza coronavirus.
«Se si riaprissero simultaneamente le scuole e si facesse tornare tutti al lavoro, si darebbe impulso alla crescita dei contagi. Per questo abbiamo scelto di allentare le misure che bloccavano diverse filiere produttive» dal 4 maggio. Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità. «Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del «chiudiamo tutto» al «riapriamo tutto», rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi».
«Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Se il tasso R0 tornasse vicino a 1 si saturerebbero le terapie intensive entro fine anno». Lo dice il premier Giuseppe Conte alla Camera citando il rapporto dell’Iss. «Un rapporto del comitato tecnico-scientifico, che non è segreto, stima che la riapertura totale al 4 maggio porterebbe a un rischio elevatissimo di ripresa del contagio»
Quello messo in campo «è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio. Il governo ha sempre compreso la gravità del momento, per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, solitaria e improvvisata. Le misure tengono conto di tutti gli interessi, le misure sono state adottate all’esito di una interlocuzione ampia e condivisa, con maggioranza, parti sociali e rappresentanti degli enti territoriali. Anche il Parlamento è stato costantemente informato. Stiamo affrontando una emergenza che non ha precedenti nella storia, che sta mettendo a dura prova le democrazie avanzate colpite dalla pandemia. Siamo costretti a riconsiderare modelli di vita, a ripensare al nostro modello di sviluppo».
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