Cronaca / Bergamo Città
Martedì 19 Aprile 2016
L’innovazione mondiale incontra i giovani
4 mila universitari a Bergamo - foto e video
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha salutato con entusiasmo questa iniziativa che porterà a Bergamo dal 19 al 24 luglio 4 mila giovani che invaderanno la Fiera di Bergamo.
Il format dell’evento, proposto in 51 edizioni in 11 Paesi del mondo dal 1997, prevede la partecipazione di 4 mila «campuseros», studenti provenienti da tutte le università italiane chiamati a «costruire il futuro» e che vivranno una intera settimana di intensa attività su creatività, tecnologia e imprenditorialità, alloggiati in apposite tende.
Un’esperienza unica che li segnerà per sempre, coinvolgendoli in una community mondiale composta da 150.000 colleghi di ogni Paese del mondo che hanno partecipato alle ultime 10 edizioni, oltre 450.000 iscritti che seguono le notizie dell’evento in ogni tappa. A Bergamo vi saranno 6 palchi sui diversi temi dell’Innovazione, un’area di oltre 40.000 metri quadrati dove sono attesi oltre 50.000 visitatori e i 4.000 ragazzi si stima svolgeranno oltre 160.000 ore di lavoro e di laboratorio.
Si chiama Campus Party ed è l’evento internazionale più grande al mondo sul tema dell’innovazione digitale e dell’imprenditoria. Dedicato ai ragazzi dai 18 ai 28 anni, sbarca per la prima volta in Italia: oltre 4 mila studenti universitari sono attesi alla Fiera di Bergamo, dal 19 al 24 luglio, per un festival internazionale sull’innovazione, la scienza e la creatività.
I giovani saranno coinvolti in un intenso programma di conferenze, workshop, hackathon e laboratori, costruito anche grazie alla collaborazione delle principali istituzioni che in Italia si occupano di formazione, ricerca e innovazione.
Aziende e istituzioni potranno sottoporre progetti e richieste agli studenti che avranno l’opportunità di creare soluzioni innovative nel corso di maratone di progettualità digitale e potranno così mettere evidenza il proprio talento. L’obiettivo è stimolarli per generare innovazioni che abbiano un impatto positivo sulle città, l’occupazione, la qualità della vita, l’economia. I settori che maggiormente vengono esplorati da Campus Party sono energia, manifattura, telecomunicazioni, mobilità e commercio.
«Se penso a come dovrebbe essere l’università del futuro, direi che Campus Party gli assomiglia veramente moltissimo – afferma Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca –. Un luogo in cui si sta insieme, in forma di campeggio, perché anche questo ha una sua valenza: una settimana destinata a muoversi nel mondo, per vivere una mobilità che non è solo telematica, ma fatta anche di persone fisiche. Dal 19 al 24 luglio i “campuseros” pianteranno la propria tenda per la prima volta in Italia, dopo aver toccato 11 Paesi del mondo dal 1997. La Fiera di Bergamo diventerà la prateria dell’innovazione per 4.000 studenti universitari. Il Miur incentiverà la partecipazione degli studenti stranieri, più di 200, per un’esperienza di scambio unica che guarda al futuro attraverso la bellezza della conoscenza».
Il programma della sei giorni includerà anche keynote con speaker d’eccezione nel mondo dell’innovazione digitale: Jeremy Rifkin, economista e autore di venti opere sull’impatto delle nuove tecnologie, Neil Harbisson l’uomo cibernetico artista e presidente della Cyborg Foundation, Chris Anderson, ex direttore di Wired e inventore del concetto di «coda lunga» legato al web, e Sir Tim Berners-Lee, ideatore del World Wide Web.
«I ragazzi potranno ascoltare e imparare in loco da figure di rilevanza internazionale, spesso personaggi cui si ispirano e che hanno dettato il passo dell’innovazione negli ultimi anni – commenta Stefano Cagnoni, Direttore e Organizzatore di Campus Party –. Dei 4 mila giovani attesi ci aspettiamo che una delegazione provenga da altri Paesi dell’Unione Europea proprio poiché sono consapevoli di trovare contenuti di valore, e sono disposti a spostarsi oltreconfine per mantenere il contatto con questa grande community di cui fanno già parte o nella quale vogliono entrare come nuovi “campuseros”».
Creato nel 1997 in Spagna, Campus Party è già presente con edizioni a cadenza annuale in Messico, Costa Rica, Portogallo, Brasile, Ecuador e Argentina e ha visto la partecipazione di 150.000 giovani «campuseros». Presso la Fiera verrà dedicata inoltre un’area espositiva alle startup che potranno farsi conoscere dai 50 mila visitatori attesi. Finora sono state 690 quelle nate dall’esperienza di Campus Party nel mondo, un numero che sottolinea la matrice imprenditoriale del festival che unisce la tecnologia e la creatività alla ricerca.
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