Libero il collezionista del «Bacio» di Hayez
La Cassazione: «Il fatto non sussiste»

Accolto il ricorso del manager sull’ipotesi di autoriciclaggio nell’inchiesta sulla falsa voluntary da 33 milioni.

Domiciliari revocati, ora è libero. Di uscire di casa, rientrare e rimettersi ad ammirare «ll Bacio» di Hayez, una delle quattro copie dell’opera al mondo. La sua. Se Gianfranco Cerea, 57 anni, è come Goldfinger, l’antagonista miliardario di James Bond che ha fatto fortuna con i lingotti d’oro, come da autodefinizione del manager intercettato, la decisione della Cassazione di rimetterlo in libertà è il suo Eldorado: annullata senza rinvio l’ordinanza del Riesame e l’ordinanza di misura cautelare del gip sull’autoriciclaggio, «perché il fatto non sussiste», scrive la Cassazione accogliendo il ricorso dei legali del manager, Raffaele Bergaglio e Andrea Garello.

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