Cronaca / Bergamo Città
Martedì 26 Giugno 2018
L’estate dei figli? Che salasso
150 euro a settimana (con sensi di colpa)
Sette genitori lombardi su 10 (71%) sono preoccupati che le vacanze estive dei propri figli non siano all’altezza delle loro aspettative. Il 42% si sente in colpa per la mancanza di tempo con i propri figli ed il 42% afferma di essersi finto malato al lavoro per trascorrere più tempo a casa con loro.Voi come vi siete organizzati?
La scuola è finita da due settimane e tutti i bambini sono pronti ad appendere al chiodo libri e zaini per dedicarsi alle tanto attese vacanze estive. L’entusiasmo dei bambini però è inversamente proporzionale a quello dei genitori, che devono pensare a come gestire il tempo dei propri figli mentre loro sono ancora al lavoro.
Una ricerca internazionale di Groupon rivela infatti che il 1 genitore lombardo su 10 ha iniziato a preoccuparsi delle vacanze estive dei propri figli con almeno 6 mesi di anticipo, perché il 71% di loro è convinto che le vacanze a cui hanno pensato non siano all’altezza delle aspettative.
Pare proprio che galoppino i sensi di colpa degli adulti dovuti dal poco tempo che i genitori hanno a disposizione per stare con i propri figli (42%), quelli causati dal tempo che i bambini passano al chiuso (28%) o davanti alla TV (24%), e quelli causati dalla mancanza di attività da fargli fare (18%). A parziale copertura del primo senso di colpa, il 42% dei genitori lombardi ha tranquillamente ammesso di aver fatto finta di essere ammalato al lavoro per avere più tempo da trascorrere con i bambini.
Nel tentativo di alleviare questi sensi di colpa, più di 7 genitori lombardi su 10 affermano di sopperire alle loro mancanze con regali per i figli. In particolare, le mamme sono più spendaccione rispetto ai papà quando si tratta di sensi di colpa da attenuare. In media, i genitori lombardi spendono circa 150 euro a settimana per ogni bambino, posizionandosi sotto la media nazionale pari a circa 187 euro a settimana per ogni bambino.
Principalmente, queste spese sono destinate a cene a base di pizza e hamburger (27%), sempre amati dai bambini, gite giornaliere a parchi tematici o cinema (27%), vestiti nuovi (25%), nuovi giocattoli (21%) e nuove tecnologie come ipad o videogiochi (18%).
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