Cronaca / Bergamo Città
Domenica 02 Ottobre 2016
L’Eco arriva «fresco» come il pane
I corrieri ogni giorno in 103 paesi
Si mettono al lavoro quando il sole ancora dorme, escono per le strade con le primi luci del giorno e fino a mezzodì girano casa per casa, palazzo per palazzo, per consegnare ai lettori il giornale che parla di loro, della loro città, dei loro paesi, della provincia orobica.
È un esercito di trenta portatori che quotidianamente recapita L’Eco di Bergamo ai bergamaschi. Questi «corrieri» speciali ogni giorno vedono l’alba e con l’oro in bocca del mattino intrecciano le loro traiettorie con quelle di tanti altri lavoratori che si mettono in viaggio presto. Il loro è un compito importante, perché fanno sì che l’informazione entri nelle case e nelle famiglie curiose di scoprire che cosa avviene in Italia e in provincia, desiderose di tenersi aggiornate su come sta l’economia e come procedono gli appuntamenti sportivi.
I lettori de L’Eco sono spesso affezionati a questi «eroi» che di ogni casa conoscono cancelli, giardini, alberi e tettoie, come conferma una abbonata che scrive: «Vivo in un piccolo paese di montagna. Per me e la mia famiglia ricevere ogni giorno il giornale è stato sempre il mezzo per sentirci parte di una comunità più grande, di una società che va dal vicino di casa alla provincia in cui viviamo, all’intero Paese e al mondo più vasto». E sul servizio di consegna aggiunge: «Mi vedo recapitare il giornale in forma nuova, o forse antica, ma eccellente, come avviene nei sobborghi di Londra da sempre. Puntualissimo, a un’ora della mattina che avevo sempre sognato, ma mai avuto, ben confezionato e fresco come il pane».
Per questa ragione vuole esprimere «plauso e la più viva soddisfazione per la soluzione trovata. Mi sono detta che insieme alle moderne possibilità che offre la tecnologia più avanzata possono ben convivere forme più tradizionali, spesso anche più simpatiche, per i contatti umani che ancora permettono e favoriscono». È un servizio apprezzato sotto tanti punti di vista, e questa lettrice, come tanti altri non s’arrabbia se nel cercare di garantire un servizio rapido, il giornale talvolta non finisce esattamente sullo zerbino, ma sull’albero.
Lo sport olimpico del lancio del giornale non l’hanno ancora inventato e nemmeno ci sono corsi di formazione o allenamenti specifici. Questi portatori, poi, sono campioni in altro: è grazie a loro se è stato possibile aumentare le zone in cui il quotidiano dei bergamaschi può essere consegnato a domicilio. Si tratta di un servizio consolidato ma anche in corso di potenziamento per andare a sostituire il debole sistema postale che, a causa di scelte aziendali che puntano sul ridimensionamento e la razionalizzazione, ha penalizzato il lavoro forse più romantico della filiera distributiva, quello del postino.
Ma la Sesaab, editore del quotidiano, investendo forze e risorse, sta cercando di sopperire alla riduzione delle consegne delle poste, inviando i portatori in nuove aree della provincia: da inizio agosto agli 83 paesi raggiunti da questi corrieri speciali, ci sono Algua, Costa Serina, Cornalba, Oltre il Colle, Serina, Dossena, Lenna, Camerata Cornello, Piazza Brembana, Olmo al Brembo, Valnegra, Moio de’ Calvi, Isola di Fondra e Branzi. A inizio settembre si sono aggiunti anche Solza, Medolago, Suisio, Bottanuco, Madone e Filago.
E con questi appena citati sale a 103 la lista di paesi che possono contare sulla consegna de L’Eco attraverso i portatori. Un elenco che in futuro si spera possa allungarsi sempre di più. La provincia bergamasca è ampia con i suoi paesaggi affascinanti e sempre diversi, ma alcune zone sono davvero difficili da raggiungere perfino da questi super-corrieri che ricordano anche una delle scene più tipiche dei film americani, con il ragazzo in bicicletta che lancia il giornale davanti alla porta di casa. In questo caso non si muovono in sella a velocipedi ma a scooter, facendo trovare ai lettori il quotidiano in giardino.
Lo staff del Servizio abbonati è a disposizione per fornire tutte le informazioni (negli uffici di viale Papa Giovanni XXIII, 124 24121 Bergamo e al numero 035.358.899 da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18; il sabato dalle 8,30 alle 12).
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