Lavori allo Stadio, l’AlbinoLeffe
chiede una perizia in Tribunale

Il club chiede una valutazione delle migliorie. Per il Comune valgono 2,3 milioni, per l’Atalanta (che le ha fatte) 4.

Quanto vale lo stadio alla data del bando d’asta del 1° marzo 2017? E soprattutto quanto valgono i cosiddetti «interventi diversi»? Lo chiede l’AlbinoLeffe, che si rivolge al Tribunale di Bergamo per la nomina di un perito che valuti appunto questi due aspetti. Il Comune ha deciso di costituirsi nel procedimento.

Si aggiunge un nuovo capitolo nella vicenda della vendita dell’impianto sportivo di viale Giulio Cesare, che la Giunta Gori ha alienato nel maggio scorso. Ad aggiudicarselo l’Atalanta (con un rialzo del 10% sulla base d’asta), per 8,6 milioni di euro, dai quali Palafrizzoni ha scomputato circa 2,3 milioni di euro, per i lavori di restyling già eseguiti. Si tratta di quelli che in gergo tecnico vengono definiti «lavori diversi», e che nella fattispecie riguardarono nell’estate 2015 il rifacimento della tribuna d’onore. Un passo indietro. Alla fine del campionato 2015 il club seriano retrocede e il Comune definisce una nuova convenzione con la società nerazzurra (concessionaria dello stadio) che prevede due tipi di intervento: una parte per così dire pubblica (circa 1,5 milioni di euro), ad esempio per l’impiantistica e il potenziamento delle torri faro, e una parte di migliorie (i lavori diversi) a carico dell’Atalanta, che vengono stimati dagli uffici tecnici comunali in 2,3 milioni di euro. Una cifra che viene approvata anche in Consiglio comunale.

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