Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 29 Aprile 2020
L’App Immuni anti Covid-19: le regole
Nessun obbligo e la privacy sarà tutelata
L’utilizzo dell’App Immuni, che dovrebbe essere disponibile da maggio, per il tracciamento del coronavirus e i relativi dati cesseranno entro il 31 dicembre 2020.
Idem per la piattaforma istituita presso il Ministero della Salute in coordinamento con la Protezione Civile, l’Iss e le strutture sanitarie pubbliche e private «per gli ulteriori adempimenti necessari al tracciamento dei contatti e per l’adozione di correlate misure di sanità pubblica e di cura». Lo prevede la bozza di un decreto legge sulla giustizia atteso in Cdm nelle prossime ore.
Si specifica, inoltre, che entro questa data tutti i dati trattati saranno cancellati o resi definitivamente anonimi e i dati considerati saranno esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’app di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al Covid-19, individuati secondo criteri stabiliti dal Ministero della Salute.
Gli utenti riceveranno «informazioni chiare e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza sulle finalità e sulle operazioni di trattamento, sulle tecniche di pseudonimizzazione utilizzate e sui tempi di conservazione dei dati». Verranno garantite «su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento nonché misure adeguate ad evitare il rischio di reidentificazione degli interessati cui si riferiscono i dati pseudonimizzati oggetto di trattamento»
I dati relativi ai contatti stretti dell’app di tracciamento saranno conservati «anche nei dispositivi mobili degli utenti, per il periodo strettamente necessario al trattamento». L’app sarà volontaria ed è esclusa la geolocalizazione in favore del «tracciamento di prossimità».
Il mancato uso dell’app «non comporta alcuna limitazione o conseguenza in ordine all’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati ed è assicurato il rispetto del principio di parità di trattamento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA