La vetta più bella di Denis Urubko
Salva alpinista francese sul Nanga Parbat

La vetta più bella raggiunta da Denis Urubko si chiama Elisabeth Revol. L’alpinista russo di casa a Bergamo ha salvato la collega dispersa sul Nanga Parbat a 6.700 metri di quota.

Un’impresa da vero eroe sulla «Montagna della morte». Un nome che ancora una volta si è confermato realtà: Tomek Mackiewicz, l’altro alpinista in difficoltà, ha perso la vita. Da alcuni giorni aveva manifestato gravi sintomi dovuti all’altitudine ed una forte riduzione delle sue capacità visive, e che è rimasto a 7.280 metri di quota. Denis Urubko, accompagnato da Adam Bielecki, è riuscito a raggiungere solo l’alpinista francese e a portarla in salvo al termine di una complessa e rischiosa operazione di soccorso. Denis e Adal sono stati prelevati sabato da un elicottero dal campo base del K2 e portato al C1 del Nanga Parbat, poco sotto i 5mila metri.

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Sono saliti di notte per oltre 1.000 metri di dislivello lungo la difficile via Kinshofer, hanno raggiunto Elisabeth e l’hanno rifocillata prima di condurla nella discesa, nonostante i congelamenti ai piedi. Una pagina memorabile e drammatica di alpinismo. «L’impossibile è successo – ha scritto Bielecki sulla sua pagina Facebook -. Insieme a Elizabeth Revol e Denis Urubko sotto la faccia Diamir. Sono stanco ma molto felice. Grazie a tutti voi per le calde parole. Mi dispiace ma non abbiamo avuto la possibilità di aiutare Tomek».

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