Cronaca / Bergamo Città
Martedì 26 Dicembre 2017
La tragedia della giovane travolta in bici
Legambiente: servono vere città ciclabili
«Cresce il numero dei ciclisti nelle nostre città ma crescono, purtroppo, gli incidenti che li coinvolgono. Il grave incidente mortale che ha coinvolto una giovane 22 enne ripropone con forza il tema della sicurezza stradale per i ciclisti». Lo dichiara Legambiente dopo la morte della ragazza nella notte di Natale.
«Una consistente presenza dei ciclisti sulle vie cittadine innalza il livello di sicurezza generale dei pedalatori: al contrario dove i ciclisti sono poco numerosi le possibilità di incidente tra bici e automezzi aumenta esponenzialmente. Paradossalmente molti incidenti si verificano anche quando il ciclista è ben visibile: sul rettilineo, in pieno giorno, nella stessa direzione di marcia. Insomma: anche nelle condizioni ipoteticamente ideali per avere una buona visibilità secondo gli esperti chi pedala non è facilmente percepibile al conducente e lo scontro è dietro l’angolo».
«Non accorgersi di una bicicletta in strada può dipendere anche dai famigerati blind spot, gli angoli ciechi nel campo visivo dell’automobilista che impediscono di vedere per tempo ostacoli come pedoni e ciclisti perché può anche succedere che, pur osservando nel senso di marcia, non si riescono a percepire alcuni elementi rilevanti per la propria e altrui sicurezza, ad esempio il più debole pedone o ciclista che sta sopraggiungendo».
«La sicurezza di chi pedala è proporzionale al numero di bici in strada; cresce con il crescere del numero dei ciclisti aumentando la loro sicurezza. I conducenti di automobili diventano più consapevoli della presenza dei ciclisti e migliorano la loro capacità di anticiparne la presenza nel traffico. Più persone utilizzano la bici, più è visto come normale che uno spazio venga occupato anche dai pedalatori considerati troppo utenti deboli. L’affermarsi di una città a misura di ciclista cambia l’aspettativa sociale ed assegna una fisionomia ben precisa a pedoni, ciclisti ed automobilisti».
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