La tragedia del vigile travolto dalla barbarie dei social

L’uomo, agente della Polizia Locale di Palazzolo sull’Oglio, nei giorni scorsi aveva subito un forte attacco sui social per aver parcheggiato l’auto di servizio nel posto riservato ai disabili fuori dall’Università di Bergamo. A nulla era servito il ravvedimento, le scuse e una multa auto comminata per risparmiarlo dalla gogna dei social.

Tragico gesto nella mattinata di martedì 4 febbraio a pochi passi dal Comando di Polizia Locale di Palazzolo sull’Oglio, nel bresciano, un agente di Polizia Locale si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza.

L’uomo era stato al centro nei giorni scorsi di un violenta polemica per aver parcheggiato l’auto di servizio in un posto riservato ai disabili a Bergamo, in via dei Caniana, all’esterno della sede dell’Università. La foto della sua auto era finita sui social, destando indignazione e soprattutto una raffica di insulti.

L’agente responsabile del gesto aveva fatto mea culpa e aveva deciso di non restare indifferente, prendendo un foglio di carta e scrivendo una lettera nella quale si scusava per l’accaduto: «Non ho parole per esprimere il mio rammarico - aveva scritto il vigile -. Non era mia intenzione, ma purtroppo mi sono confuso con la segnaletica (in quel punto ci sono sia strisce gialle sia bianche che potrebbero aver indotto all’errore, Ndr). La prego di accettare le mie scuse sincere e di continuare a riporre fiducia nel nostro lavoro e nelle istituzioni».

L’agente aveva deciso di auto multarsi e di devolvere 100 euro all’Associazione Nazionale Invalidi Civili. La situazione sembrava essersi risolta, ma la gogna dei social non si è fermata segnando profondamente la sensibilità dell’agente fino a portarlo al tragico gesto.

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