Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 28 Aprile 2016
«La sicurezza diventi uno stile di vita
Grande sfida per i giovani al volante»
«I consigli sui corretti comportamenti da tenere alla guida vanno sempre bene ed è sempre importante ricordarli. Ma credo che alla base di tutto debba essere un concetto univoco e preciso: serva un cambiamento culturale perché la sicurezza stradale deve diventare uno stile di vita».
Il vice questore aggiunto Mirella Pontiggia, bergamasca, dal 2001 è in servizio alla questura di Bergamo e da sei anni e mezzo è al timone della polizia stradale, della quale è comandante provinciale. Gli ultimi, tragici incidenti l’hanno colpita molto.
Dottoressa, la sicurezza stradale ha fatto passi avanti in questi anni, eppure ci sono ancora gravi incidenti. Cosa si può fare per evitare queste stragi? «Senza entrare nel merito degli ultimi incidenti, va detto che ciò che serve è un cambiamento culturale: soltanto questo cambiamento potrebbe alzare il livello di sicurezza stradale. Questo accanto a una costante attività di repressione, prevenzione e comunicazione, soprattutto verso le giovani generazioni».
Spesso sono proprio i giovani a pagare le conseguenze peggiori sulle strade. Come mai? «Perché i giovani non hanno ancora maturato quella consapevolezza necessaria del rischio. Ecco perché la sicurezza deve diventare uno stile di vita. In psicologia è stato spiegato il “paradosso del giovane guidatore inesperto”. Quando un giovane si rende responsabile, consapevolmente o meno, di un’imprudenza stradale e non ne paga le conseguenze, si autoconvince di essere immune dai rischi».
Tra le distrazioni «moderne» ci sono poi i cellulari di ultima tecnologia: si vede sempre più gente che li usa quando guida. Risulta anche a voi?«Purtroppo sì. E non usano solo gli smartphone, ma addirittura i tablet per chattare in Whatsapp o su Facebook. Al volante è pericolosissimo. Noi interveniamo sanzionando chi si comporta in questo modo perché mette a rischio l’incolumità sua, quella dei suoi passeggeri e quella degli altri utenti della strada».
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