La salute pubblica come bene comune
A Bergamo una campagna di affissioni

A Bergamo, dal 6 aprile al 2 maggio, una campagna di affissioni pubbliche

L’articolo 32 della Costituzione italiana recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».

Un diritto, quindi, oltre che un bene fondamentale che, soprattutto in quest’ultimo anno di emergenza, abbiamo tutti sentito di dover proteggere con forza. «Come sancisce la nostra Costituzione, la salute è un diritto fondamentale dell’individuo che deve essere garantito a tutti i cittadini italiani e stranieri. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, realizzato nel 1978 come complesso delle attività sanitarie la cui fruibilità è garantita a tutti, gratuitamente o dietro il pagamento di una compartecipazione alla spesa, riconosce la salute non solo come “semplice assenza di malattia”, ma come stato di “completo benessere fisico e psichico” in cui il diritto a un ambiente salubre diventa premessa necessaria per rendere effettivo lo stesso diritto alla salute» dichiara l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Bergamo Marzia Marchesi.

«Questa mostra, dando voce a diverse espressioni creative sul tema della salute, sono certa abbraccerà la complessità delle sfaccettature e dei significati che il tema racchiude fornendo ai cittadini un’occasione per riflettere attraverso un linguaggio comunicativo inedito» conclude l’assessora Marchesi.

«L’emergenza coronavirus ha cambiato e sta cambiando profondamente le nostre vite, mettendoci in una condizione che ci servirà da lezione per il futuro. Ritengo sia fondamentale mobilitarsi perché questa fase non diventi occasione di ulteriore isolamento ed emarginazione reciproca, in particolare per i più poveri ed emarginati, e, nel farlo, è importante trarre dalla vicenda che stiamo vivendo qualche motivo di riflessione - afferma Romina Russo, consigliera provinciale con delega alla Cultura, pari opportunità e politiche sociali –. Il primo è che nessuno è veramente al sicuro e che la salute è veramente un “bene pubblico globale” da difendere a beneficio di tutti. Inoltre, la pandemia ha posto un problema di sistema a cui la politica deve dare risposte ripensando a salute in un’ottica territoriale, di comunità, come progetto sociale integrale. La salute non risulta essere più solo un “bene individuale” ma un “bene comune”, un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini sia degli amministratori che devono proporsi come garanti di equità. Per questo, insieme al Comune, la Provincia ha promosso questo progetto volto a incentivare un’idea di salute che sia pubblica, territoriale, preventiva e civile. Il ringraziamento va a tutte le artiste e gli artisti e le associazioni che hanno collaborato per la sua realizzazione».

Con l’obiettivo di comunicare la salute attraverso un linguaggio sincero ed empatico fatto di grafica, infografica e fotografia, nasce dunque «ART32 Salute pubblica Bene comune», un progetto di smarketing, rete di professionisti della comunicazione e dell’etica di impresa, promosso da Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo, in collaborazione con Medicina Democratica Onlus e Aiap, Associazione design della comunicazione visiva, con il supporto di Risma – Alzano, Daste – Bergamo, Amnesty International Lombardia, Immaginare Orlando e la media partnership di Altraeconomia.

L’iniziativa prevede una campagna di affissioni pubbliche in 200 postazioni per le vie di Bergamo dal 6 aprile al 2 maggio, con manifesti a tema art.32 realizzati da poco più di 40 i graphic designer ciascuno portatore di esperienza, stile e creatività differenti. Da maggio 2021, la campagna sarà ospitata ad Alzano negli spazi di Risma e a Bergamo negli spazi di Daste. Durante questo periodo sono previsti azioni sul territorio che coinvolgeranno la cittadinanza.

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