La Regione nomina una commissione
per valutare quanto è successo nelle Rsa

È stata ufficialmente nominata la commissione che valuterà quanto successo nelle Rsa in Lombardia. È quanto ha annunciato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.

Gallera, in una conferenza stampa tenuta venerdì 10 aprile, ha spiegato che «questo è il modo più trasparente, oggettivo e chiaro per fare una serena ma seria e scientificamente forte valutazione su questo tema».L’assessore ha spiegato che si tratta di «una commissione di altissimo valore, autonoma e indipendente» che godrà della «massima libertà anche sulle singole strutture» per capire cosa hanno fatto i gestori delle rsa «che sono strutture private o fondazioni afferenti a enti locali quindi ai Comuni».«Alla Regione - ha aggiunto - spettano le linee guida, che Regione ha fatto in maniera ampia con la delibera del 30 marzo, e di sorveglianza, e verrà valutata anche questa».

«Non c’è stata alcuna contaminazione» da parte dei pazienti trasferiti dagli ospedali nelle Rsa. Lo ha sottolineato sempre l’assessore lombardo, specificando che i pazienti trasferiti sono stati collocati solo in case di riposo che avevano «strutture separate» rispetto a quelle per gli ospiti anziani. Gallera ha anche ricordato che le prime «linee guida» sulle Rsa la Regione le ha date già «il 23 febbraio».

La «situazione dei pronto soccorso», saturi di pazienti, «poteva pregiudicare la vita di questi anziani, quindi era bene curarli lì», ossia nelle Rsa, sarebbe stato peggio «portare anziani infermi nei pronto soccorso, ci sarebbe stato più rischio per loro». Gallera ha chiarito che già tra fine febbraio (il 23) e i primi marzo (l’8) la Regione dettò linee guida per le case di riposo, «specificando anche come trattare gli ospiti con sintomatologia simil Covid». Sin da subito, ha detto, «l’8 marzo abbiamo detto alle Rsa che andavano isolati gli ospiti con sintomi sospetti».

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