La nuova Rai è in formato Giorgio Gori
Mentana: «È lui il Rutelli della tv»

La nuova Rai è in formato Giorgio Gori. Quasi tutte le persone scelte per guidare le reti pubbliche sono state cresciute dal sindaco di Bergamo nel suo passato da manager televisivo prima a Mediaset e poi a Magnolia.

Ilaria Dallantana, al vertice di RaiDue, è stata il suo braccio destro nella casa di produzione che ha sfornato tanti format di successo. Daria Bignardi, nuova direttrice di RaiTre, è stata lanciata proprio da Gori grazie alla conduzione del primo storico Grande Fratello italiano. E per completare il quadro non si può non citare Antonio Campo Dell’Orto, direttore generale di viale Mazzini, assistente del primo cittadino bergamasco a Mediaset. Il curriculum «goriano» dei nuovi direttori non è sfuggito a un altro protagonista del piccolo schermo. Enrico Mentana scrive sul suo profilo Instagram: «Dicono che in Rai comandi quello a destra. Ma il super direttore generale era l’assistente di quello a sinistra, la nuova direttrice di Raidue era la sua vice e la nuova direttrice di Raitre è stata creata da lui. È il Rutelli della tv».

Le scelte però hanno già scatenato polemiche. L’Usigrai ha parlato di “uno schiaffo” contro chi lavora in Rai. «Nei fatti è una sonora sfiducia e delegittimazione di tutti i dipendenti della Rai. Se fossero veri i nomi che saranno proposti dal Dg al Consiglio di Amministrazione, saremmo di fronte a un fatto grave. Salvo l’eccezione di Rai1, l’ennesima infornata di esterni. Evidentemente il Dg ritiene che tra gli 11mila dipendenti non ci sono professionisti in grado di assumere ruoli di rilievo. Si dà corpo così al pregiudizio che l’Usigrai ha denunciato da subito, nei confronti di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per il Servizio Pubblico, assicurando il primato alla Rai in termini di ascolto e credibilità».

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