La chiesa di Longuelo
come non l’avete mai vista

Fervono i lavori per la sistemazione dell’opera del Pizzigoni, e un sopralluogo offre prospettive decisamente inedite.

I lavori per la sistemazione della chiesa di Longuelo sono cominciati, e in parallelo prosegue senza sosta la raccolta fondi (servono 520 mila euro) per la sistemazione di un edificio che il sito di viaggi, architettura e design «Viewport Magazine» ha definito come «una delle più straordinarie chiese in cemento che si avvicina al traguardo dei 50 anni». Un’opera di Pino Pizzigoni, definita a «Tent for God», tenda per il Signore. La chiesa, dedicata alla Beata Vergine Immacolata, è stata realizzata tra il 1961 e il 1966 con un gioco di parabole e curve in cemento armato: materiale povero per un concetto profondo che, a quasi mezzo secolo dalla chiusura dei lavori, necessita di essere ripristinato.

E sul suo profilo Facebook il parroco di Longuelo don Massimo Maffioletti ci offre una prospettiva insolita dell’edificio, con tanto di fotografie decisamente originali ed inedite. «Stare faccia a faccia con i cementi esterni della nostra tenda, osservare da vicino le lacerazioni e le ferite della sua “pelle” (non potevamo aspettare ancora), rendersi conto che lo spessore delle vele è di tre (dico tre) scarsi centimetri, leggere vecchie dediche amorose (ma chi è il Romeo o la Giulietta di turno che sale tra le volte per sapersi amato/a?), stupirsi del prodigioso intreccio del ponteggio che accenderebbe di botto narrazioni fantasy, illudersi di prendere quasi per mano la croce lassù in alto, scovare finalmente i nidi dove “osano” i piccioni (eccome se osano!), e soprattutto guardare Longuelo dall’alto - da 18 metri per la precisione - e accorgersi di essere fortunati a viverci (e non solo per il panorama)... E da lontano lasciarsi guardare dal maestoso monastero di Astino e bearsi dei colli di Bergamo».

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