Italia, crescono i morti per covid: +16
Il premier Conte: «Mai più lockdown»

Secondo il ministero della Salute i nuovi contagiati sono 1.695, in leggero calo rispetto a venerdì 4 settembre. Il ministro Speranza: «La partita non è vinta»

Balzo dei morti positivi al Covid, 16 nelle ultime 24 ore. Bisogna tornare indietro al 16 luglio per trovare un numero più alto (20) ed è il terzo giorno consecutivo che i decessi raggiungono la doppia cifra a livello nazionale. In lieve calo i nuovi contagi (1.695), a fronte di una diminuzione dei tamponi (107.658), stabili le terapie intensive (121) nella giornata di sabato 5 settembre. Il premier Giuseppe Conte, esprime ottimismo in vista dell’autunno, allontanando le ipotesi di nuove chiusure; «Sono fiducioso, non ci troveremo più ad affrontare un lockdown generalizzato. Ci siamo strutturati con un sistema di monitoraggio che ci permetterà ragionevolmente di intervenire in modo mirato e territorialmente circoscritto». Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita comunque «a mantenere altissima la soglia di attenzione fino all’arrivo del vaccino. La partita non è vinta: siamo fuori dalla tempesta ma non in un porto sicuro. L’autunno - aggiunge - non sarà facile e dobbiamo sederci tutti intorno a un tavolo e trovare le soluzioni migliori».

Il bollettino quotidiano segnala dunque un aumento delle vittime, che porta il totale a 35.534. Il monitoraggio settimanale indica una crescita della diffusione del virus e dei focolai attivi. In questo la Lombardia e la Bergamasca sembrano in controtendenza. Conte fa tuttavia notare che «i contagi di questi giorni sono sensibilmente inferiori a quelli dei Paesi limitrofi. Ieri è stata data notizia del record storico perchè è record il numero dei tamponi effettuati: non mi risulta che altri Paesi abbiano raggiunto stessa soglia. La cosa è fisiologica. L’aumento dei contagi viene dai contatti agostani».

Dal periodo di grave emergenza, sottolinea, «siamo usciti secondo un metodo, non fidandosi all’improvvisazione, ma grazie a principi di precauzione e interventi adeguati e proporzionali. Ma ne siamo usciti soprattutto grazie ai cittadini. L’Italia sì è dimostrata molto disciplinata. Gli italiani sono stati disposti a seguire le regole che abbiamo imposto».

Anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, diffonde fiducia. «C’è - osserva - una condizione di crescita, ma non critica, dei casi di Covid e gli ospedali non sono sotto stress. Con l’arrivo della stagione fredda credo vedremo una circolazione più elevata del virus ma il Servizio sanitario nazionale è in grado di farvi fronte». Sileri assicura poi che il vaccino contro l’influenza stagionale «sarà disponibile. Ci stiamo muovendo - spiega - per migliorare l’approvvigionamento delle dosi e inizieremo anche prima la campagna vaccinale.

Purtroppo quelli che fanno il vaccino sono meno di quelli che noi desidereremmo soprattutto tra gli anziani, ma quest’anno prevedo un’inversione di tendenza e questo è auspicabile perchè sarà d’ausilio alla diagnosi differenziale per Covid».

Tra i focolai attivi continua a crescere quello del Trentino legato alla filiera della lavorazione della carne: oggi altri 30 positivi, un centinaio in totale i contagiati. Un altro, scoppiato presso la Scuola allievi della Guardia di finanza di Bari, è arrivato a 18 casi; 450 allievi sono in isolamento fiduciario. Mentre si attendono i risultati di circa 200 test fatti sui giovani.

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