Italia a rischio blocco contro l’obbligo del green pass: si prevedono problemi ai trasporti

I porti, la logistica, il trasporto delle merci: il primo giorno con l’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro potrebbe diventare anche il primo del grande caos, con l’Italia semiparalizzata dagli scioperi e dai blocchi delle categorie produttive e dalle manifestazioni già annunciate per venerdì in decine di città da chi si oppone allo strumento imposto dal governo per spingere più italiani possibili a vaccinarsi.

Un clima di tensione costante sul quale c’è la massima attenzione da parte del Viminale che, d’intesa con Palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza. Anche perché la linea, è il messaggio che fonti di governo continuano a ribadire, non cambia: si va avanti con il green pass.

Sarà sempre garantito il diritto di esprimere la propria opinione - fanno sapere da Palazzo CHigi - ma ci sarà altrettanta fermezza nei confronti di coloro che volessero approfittare delle proteste per provocare disordini o bloccare il paese.

Le situazioni più problematiche, e al netto delle centinaia di iniziative annunciate sui canali Telegram dove da mesi si alimenta la contestazione, sono quelle che interessano i porti e il trasporto su gomma, dove viaggia il 90% delle merci che circolano in Italia . A guidare la protesta dei portuali è Trieste, dove su 950 lavoratori il 40% non ha il certificato verde. Negli altri scali, in realtà, la situazione è meno tesa, ma nessuno può dire con certezza quel che accadrà venerdì. A Genova, ad esempio, dove è attorno al 20% la percentuale di chi non ha il pass, è in corso la protesta dei tir al terminal più importante e le Rsu sono in lotta per il contratto integrativo e hanno rigettato la proposta economica dell’azienda, confermando lo sciopero.

«Il problema vero sono i trasporti - dice il leader della Uil Roberto Gulli - il 30% degli autisti è senza vaccino, si rischia il caos» . «Se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza il pass e questo verrà invece imposto alle imprese italiane, stiamo valutando di invitare le imprese a fermare i camion. Dal ministero non abbiamo risposte e se questo atteggiamento proseguirà può succedere di tutto» ha detto il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè .

Per quanto riguarda il trasporto bergamasco al momento non sono segnalati disagi e ritardi.

Bisognerà poi vedere cosa accadrà nelle fabbriche e nelle grandi aziende - all’Elettrolux, dove il 23% dei 1.430 dipendenti non ha il pass è già stato annunciato uno sciopero di 8 ore - e nelle aziende del trasporto pubblico. A Roma, ad esempio, il sindacato Orsa ha fatto dei conti: per creare problemi a metro e treni locali basta che il 5-10% del personale sia assente. E in Atac la percentuale dei non vaccinati viaggia tra il 10 e il 20%.

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