Italcementi, Gori: «Esuberi da ridurre»
Misiani: «Piano Heidelberg inaccettabile»

«Nel comunicato di Heidelberg ci sono alcune buone notizie e alcune pessime notizie. Adesso sta alla politica fare in modo che queste ultime possano migliorare». Questo il primo commento del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori di fronte all’annuncio del piano di riorganizzazione delle attività italiane di Italcementi.

«Le buone notizie – prosegue Gori – sono la conferma della struttura industriale italiana – che garantisce l’impianto di Calusco – , il mantenimento del Quartier generale delle operazioni italiane e la valorizzazione delle competenze di Ricerca e Sviluppo dell’I-Lab. Quelle cattive, come temevamo, riguardano invece le funzioni “corporate” e i dipendenti del Centro Tecnico di Gruppo, che Heidelberg pensa di spostare in Turchia».

«E’ un dato di fatto che queste decisioni sono state assunte dal Gruppo tedesco senza alcun confronto con le istituzioni italiane. Adesso è il momento che anche queste ultime entrino in partita. Ho infatti la convinzione che il quadro descritto da Heidelberg possa essere migliorato, se il Governo italiano farà compiutamente la sua parte. Il CTG contiene competenze tecniche di grande valore, e tra gli stessi lavoratori dell’area “corporate” vi sono valori professionali da tutelare. E’ positivo che si sia previsto un periodo di transizione esteso fino al 2020, ma l’obiettivo dev’essere a questo punto la riduzione degli esuberi. Anche per questo è importante che venga al più presto nominato il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico. Il Comune di Bergamo – conclude il Sindaco di Bergamo – sarà a fianco delle altre istituzioni del territorio e della rappresentanza parlamentare per ottenere la massima attenzione e determinazione da parte dell’esecutivo».

Molto più duro il deputato Pd Antonio Misiani: «HeidelbergCement prima ha disertato l’incontro con la viceministra dello sviluppo economico fissato per martedì mattina, poi ha annunciato un piano di ristrutturazione con un durissimo impatto su Bergamo, con la previsione di oltre 400 esuberi (230-260 esuberi veri e propri e 170 ricollocazioni nelle altre sedi del gruppo). Consideriamo quanto reso noto da Heidelberg inaccettabile nel merito e irrispettoso nei confronti delle istituzioni italiane. Ci siamo immediatamente attivati nei confronti del governo per la convocazione nei tempi più rapidi di un tavolo di confronto in sede ministeriale con HeidelbergCement e le organizzazioni sindacali».

Molto critico anche Luigi Bresciani, segretario provinciale della Cgil: «Gravissima decisione unilaterale di Heidelberg su Italcementi. Previsti 430 esuberi, 170 riallocati in altre sedi nel mondo e 260 esuberi diretti. Tutto senza un tavolo di trattativa vero e senza intervento del Governo italiano. Insieme ai lavoratori decideremo le iniziative da prendere e intanto Cgil Cisl Uil Bergamo chiedono apertura di un tavolo di crisi provinciale con le Istituzioni, i parlamentari bergamaschi e l’Azienda».

© RIPRODUZIONE RISERVATA