Infortuni sul lavoro, in due mesi 2.144 casi nella Bergamasca. L’allarme dell’Inail

Le statistiche A gennaio e febbraio di quest’anno sono 588 gli incidenti in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Il presidente Franco Bettoni: «Serve un impegno comune per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori».

La cultura della prevenzione va costruita partendo dai banchi di scuola e proseguendo con una formazione continua. I numeri degli infortuni sul lavoro raccontano la gravità del fenomeno: le denunce presentate in tutta Italia all’Inail nel primo bimestre del 2022 sono state 121.994 (+47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021), 114 delle quali con esito mortale (+9,6%). Nei primi due mesi dell’anno sono risultate in aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, salite a 8.080 (+3,6%).

In Lombardia e nella Bergamasca

Gli infortuni accaduti in Lombardia fra gennaio e febbraio sono stati 24.657, contro i 15.478 del 2021, mentre in Bergamasca si sono registrati 2.144 infortuni contro i 1.586 dello stesso bimestre dell’anno precedente, ben 558 in più.

Nei primi due mesi del 2022 la nostra regione conta 24 morti sul lavoro contro i 14 del 2021. In Bergamasca si sono verificati 3 incidenti mortali contro i 2 dello scorso anno.

«L’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico richiede un impegno comune per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori – commenta Franco Bettoni, presidente dell’Inail -. I dati appena diffusi non possono lasciarci indifferenti, tenuto conto che in soli due mesi si sono registrate oltre 120mila denunce di infortunio, 114 con esito mortale. I preoccupanti incrementi rispetto al primo bimestre del 2021 impongono una seria riflessione per stimolare maggiore attenzione verso il tema».

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