Influenza, ancora in tanti a letto
Per medici e farmacie super lavoro

Dall’inizio di dicembre sono ormai quasi un milione le persone colpite dal virus influenzale, mentre solo a febbraio dovrebbero arrivare a quasi 5 milioni. Il picco, insomma, è iniziato e in questi giorni festivi vi è stato anche un sovraccarico di lavoro per i medici di base. Con le farmacie affollate.

Il picco dell’influenza 2017 è arrivato prima del previsto e durante queste vacanze di Natale sono già tantissimi i soggetti colpiti. Rispetto alle previsioni iniziali, che davano l’inizio del picco influenzale tra fine gennaio e primi di febbraio, anche a causa delle condizioni climatiche instabili, si è avuto un anticipo, tanto che solo il giorno di Natale erano migliaia le persone ammalate.

Il problema è che la situazione potrebbe non migliorare: il picco del contagio deve ancora venire per gli esperti ed è atteso al termine delle feste, con il rientro a scuola degli studenti. Se infatti la stagione 2015/2016 è stata considerata mite dagli esperti, con circa 5 milioni di italiani finiti a letto con febbre, tosse e dolori articolari, per i prossimi mesi sono attesi numeri ben più alti, tra i 6-7 milioni di malati.

E in Bergamasca sono 240 mila i soggetti a rischio: 200 mila over 65 e 40 mila tra bambini e persone affette da malattie croniche. «Dopo un’annata tutto sommato tranquilla come quella passata – rileva Giancarlo Malchiodi, direttore dell’Area Igiene e salute pubblica dell’Ats di Bergamo –, per questi mesi è previsto un numero più alto di malati a causa del ritorno della forma H3NS del virus di Hong Kong». Insomma, l’influenza cinese che due anni fa si era dimostrata piuttosto aggressiva. «Finora abbiamo riscontrato pochissimi casi – prosegue Malchiodi – ma come da tradizione sarà il periodo dopo le feste, con la riapertura delle scuole, che si avrà il picco, perché il virus circola più velocemente negli ambienti affollati e si diffonde rapidamente tra i soggetti più fragili».

L’influenza ha caratteristiche precise: «Colpisce le prime vie aeree, con il classico fastidio agli occhi e al naso, febbre, stanchezza e tosse». Le raccomandazioni sono, come sempre, di non sottovalutare i sintomi: «In questi casi bisogna ascoltare il proprio organismo, se chiede il riposo, bisogna concederselo». Particolare riguardo ovviamente è riservato alle categorie considerate a rischio, che proprio per questa ragione rientrano nella campagna di vaccinazione antinfluenzale dell’Ats: per la Bergamasca è partita il 2 novembre con 150 mila dosi per una spesa di 370 mila euro. Più in generale per impedire la diffusione, il consiglio degli esperti è di coprirsi bocca e naso quando si tossisce o starnutisce e lavarsi subito dopo le mani.

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