In tanti colpiti da raffreddore e influenza
Classi decimate, pronto soccorso pieni

Malesseri di stagione, influenza, difficoltà respiratorie (e gli esperti guardano allo smog come a una delle cause principali), patologie croniche aggravate da disturbi dovuti al periodo invernale: sarebbero queste le motivazioni preponderanti (incrociate ad eventi più gravi e quindi bisognosi di cure urgenti) alla base del sovraffollamento di quasi tutti i pronto soccorso di Bergamo e provincia nell’ultimo weekend.

Un aumento che per alcune realtà ha raggiunto il 20% sopra la media: accessi elevati si ripetono di frequente anche per l’abitudine diffusa di rivolgersi al pronto soccorso soprattutto nei weekend anche per disturbi per i quali si potrebbe aspettare l’inizio settimana (quando sono aperti gli studi dei medici di medicina generale, non attivi nei festivi e prefestivi e sostituiti dal servizio di guardia medica), ma nell’ultimo weekend la situazione è stata pressoché identica su tutto il territorio.

E forse, una riflessione complessiva sull’organizzazione territoriale dell’emergenza e urgenza andrebbe fatta, anche in termini di posti letto disponibili, visto che è assai probabile che nell’ultimo weekend diversi utenti abbiano migrato da un pronto soccorso all’altro nella speranza di trovare tempi d’attesa più clementi. E non è un caso, oltretutto che al Papa Giovanni, per esempio, per la necessità di dover ricoverare in osservazione anche gruppi di pazienti complessi, come i cronici e gli oncologici, che necessitano quindi di un’assistenza costante e continua, è stato aperto, come già nel weekend del 4-5 gennaio, domenica sera il Pemaf (Piano emergenze maxiafflusso feriti, che consente spazi di ricovero fino a un massimo di 20 persone).

Eccoli, comunque, i numeri degli ingressi nei pronto soccorso. All’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale, ex Azienda ospedaliera), Bergamo Papa Giovanni nel weekend del 30 e 31 gennaio si sono registrati 303 passaggi (compreso il pronto soccorso pediatrico e ginecologico), in quello precedente 317, e va segnalato che il weekend del 4 e 5 gennaio si è arrivati a quota 336. L’Asst ha anche analizzato i flussi dal 20 dicembre 2015 al 31 gennaio: in 43 giorni si sono registrati 11.996 passaggi, con una media di 278,97 al giorno, e la stima totale per il 2016 arriverebbe a 101.826 passaggi totali. La stragrande maggioranza di questi afflussi è per codici verdi o bianco/verdi, quindi non urgenti o gravi (il 72,1%).

Intanto mezza Bergamo parla di malanni di stagione e di influenza con febbre e dolori alla gola. Il raffreddore? Pare una costante e a pagare le conseguenze sono i tanti bambini a casa, con le classi decimate per questi malanni di stagione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA