In diecimila a Gardone Valtrompia
«Orgogliosi di essere cacciatori» - Video

Orgogliosi di essere cacciatori, fieri e a testa alta. È il messaggio della «Giornata dell’orgoglio venatorio», il raduno di cacciatori che si è svolto domenica a Gardone Valtrompia.

La manifestazione, giunta alla terza edizione, dopo le esperienze di Bergamo e Nocera Umbra, registra la partecipazione di un buon numero di associazioni venatorie bergamasche, quelle unite sotto la sigla del Cupav (Coordinamento unitario provinciale associazioni venatorie) di Bergamo. Sono stati 10 mila i presenti, con la maggioranza di doppiette provenienti da Brescia e da Bergamo, arrivati a Gardone Valtrompia con 13 pullman dalla provincia.

Il numero di cacciatori presenti era quello auspicato e il comitato organizzatore si è detto soddisfatto della risposta del mondo della caccia, nonostante all’appuntamento mancassero altre associazioni di livello nazionale. Non sono mancati i guastafeste per i cacciatori, che hanno sfilato in difesa del mondo venatorio in modo pacifico tra le vie di Gardone Valtrompia. Una volta arrivati nel Parco Mella per i discorsi delle autorità e dei vari rappresentanti del mondo della caccia e delle armi, altra grande tradizione bresciana, è apparso sulla collina vicina uno striscione con la scritta «Stop caccia» di un gruppo di animalisti, che ha raggiunto la collina passando dal bosco e la cui presenza non era stata autorizzata.

Grazie al lavoro coordinato di Digos di Brescia e dei carabinieri di Gardone, la situazione non è degenerata dopo la reazione di un piccolo gruppo di cacciatori, che ha risposto alla provocazione degli animalisti (in realtà in numero esiguo, una decina in tutto) comparsi oltre il fiume sulla collina, con il solo obiettivo di rovinare la festa. Lo show però è continuato sul palco, condotto da Gigi Petteni (in veste di cacciatore e non di sindacalista della Cisl), con non solo le varie associazioni presenti, ma anche i rappresentanti delle aziende armiere bresciane, le «Diane cacciatrici», il gruppo della Valle Imagna-Brembana unito dalla maglietta arancio con la scritta «Uniti si vince», in nome dell’unità delle varie sigle associative.

Il primo bilancio, dopo la triste esperienza di Bastia Umbra dell’anno scorso, sembra positivo per la risposta dei cacciatori e degli armaioli, senza alcuna polemica se non per la presenza di pochi animalisti. Per il 2017 nessuna indiscrezione, ma sicuramente l’«orgoglio venatorio» sarà ancora realtà.

Simone Masper

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