In corteo contro la scuola di oggi
Studenti per le strade, il traffico va in tilt

Una manifestazione studentesca che ha mandato in tilt il centro città. Dalla stazione, lungo viale Papa Giovanni, circa 150 studenti hanno sfilato in corteo.

Al centro la scuola, il diritto allo studio, i privilegi e i costi per un’istruzione che, secondo i manifestanti, fa sempre più acqua. A risentire del corteo il traffico, che è rimasto paralizzato in centro provocando lunghe code. Intorno alle 9,45 la manifestazione si è spostata dalle vie più centrali e il traffico è tornato a scorrere.

«In occasione della Giornata internazionale dello Studente che ricorrerà il 17 novembre, anche gli studenti di Bergamo tornano in piazza perché oggi, nel 2015, non solo studiare non è ancora un diritto per tutti, ma la privatizzazione dell’istruzione pubblica e il taglio sui servizi sta rendendo la scuola un ambiente sempre più per chi ce la fa economicamente. Trasporti, corredo scolastico, contributo volontario, dizionari, libri: queste sono solo alcune delle spese che gli studenti devono sopportare ogni anno» si legge in un volantino.

Da qui le richieste: «Al governo nazionale un vero diritto allo studio: l’istruzione dovrebbe essere gratuita e aperta a tutti; nel nuovo patto di stabilità presentato dal governo Renzi non vi è presente nessuno stanziamento per il diritto allo studio. Più democrazia: parola sconosciuta al nostro governo che ha portato avanti riforme come la “Buona Scuola”, il “Jobs Act” e lo “Sblocca Italia” evitando il confronto con gli organi di rappresentanza».

Richieste anche al governo regionale: «Agevolazioni sui trasporti per gli studenti lombardi: è impensabile che Trenord non preveda sconti per gli abbonamenti degli studenti. Una dote scuola che permetta di agevolare le famiglie in difficoltà. Un reddito di formazione per permettere agli studenti di auto determinarsi e le stesse opportunità a tutti».

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