«In Città Alta uno Spritz a 7,50 euro
Il cliente come un limone da spremere»

Un lettore ci scrive: «Siamo in zona turistica? Ma se mi permetto raffronti, io ricordo zone turistiche ben più importanti e caratteristiche (non molto lontane: Jesolo, Bibione, Caorle, Lignano) dove lo stesso ordine, rafforzato da un’offerta più ricca, viene riconosciuto con la metà del prezzo richiesto nei locali di Città Alta e Bergamo centro».

Vi proponiamo la lettera, firmata, di un nostro lettore, che lamenta il caro-aperitivo in relazione allo Spritz, pagato 7,50 euro «senza accompagnamento» in Città Alta e in molti locali del centro. Se Bergamo è una città a vocazione sempre più turistica – si chiede il nostro lettore – come mai in altre località turistiche ben più importanti e caratteristiche lo stesso prodotto lo si trova a prezzi inferiori e con un’offerta ben più ricca? Il turista, e in generale il cliente, è la sua conclusione, viene visto come «un limone da spremere». Ecco la lettera.

«Gentile direttore, senza bisogno del suffragio dei numeri è ben evidente nel quotidiano come la nostra bella città si stia continuamente trasformando in un territorio con accentuata vocazione turistica, e il cui giudizio (se positivo o negativo) attiene a valutazioni che ciascuno si trascina in base a fattori personali. Assistiamo a un cambiamento “storico” che però ha la necessità di supporti che, prima ancora di atti amministrativi e misure infrastrutturali, implicano la sfera degli aspetti culturali che caratterizzano il rapporto con la “nuova” presenza proveniente dall’estero, soprattutto se con essa si vuole creare fidelizzazione e continuità».

«Entrano allora in gioco principalmente le scelte della città (e dei cittadini) riguardo visione e modello dell’accoglienza, ma entrano in gioco in primo luogo le scelte delle categorie che gestiscono il contatto diretto, e quindi l’immagine della città, con la crescente ondata di visitatori proveniente dai tanti mondi esterni. E allora mi permetto di rappresentare il mio pensiero con un esempio che evidenzia un modo di pensare abbastanza generalizzato nel nostro contesto urbano: è mai possibile che l’ordine di uno Spritz in Città Alta (ma pure in parecchie zone del centro città) venga servito, senza alcun accompagnamento, all’oneroso prezzo di 7,50 euro?».

«Siamo in zona turistica? Ma se mi permetto raffronti, io ricordo zone turistiche ben più importanti e caratteristiche (non molto lontane: Jesolo, Bibione, Caorle, Lignano) dove lo stesso ordine, rafforzato da un’offerta più ricca, viene riconosciuto con la metà del prezzo richiesto nei locali di Città Alta e Bergamo centro. Conclusione: pare che la nuova vocazione turistica ben poco abbia influenzato e modificato la cultura dei nostri “bravissimi” ristoratori ed esercenti i quali, come nel passato, continuano a pensare al cliente, turista o bergamasco che sia, come “un limone da spremere”».

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