Cronaca / Bergamo Città
Sabato 21 Marzo 2020
In 12 ore oltre 1500 medici disponibili
per la task force in Lombardia. Grazie!
Un fiume di risposte all’appello della protezione civile e del governo per formare la task force di medici che saranno riversati in Lombardia per fronteggiare l’emergenza.
«In 12 ore sono arrivate oltre 1.500 domande di medici volontari che aderiscono alla task force della Protezione Civile. Un risultato straordinario!». Lo scrive su Facebook il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. «Non ci sono parole per ringraziarli così come non ci sono parole per esprimere gratitudine a tutti gli operatori sanitari e al ministro Speranza che sta facendo un lavoro enorme - prosegue -. Di questa straordinaria partecipazione ho informato anche il presidente Fontana e l’assessore regionale Gallera, con i quali ho anche parlato della sterile, grave e inutile polemica sulla mascherina Montrasio. Una operazione di sciacallaggio social che anche gli eventuali diretti interessati non comprendono. Quelle mascherine noi le utilizziamo per lavoro ogni giorno e lo faremo sempre per non sottrarre ai medici e al personale sanitario le mascherine chirurgiche».
«Prendiamo atto dei 1.500 medici volontari che hanno aderito ai nostri appelli e per questo li ringraziamo. Ci auguriamo che i loro profili specialistici corrispondano alle professionalità per le quali la Lombardia e’ attualmente in sofferenza e che possano entrare presto nella grande squadra del nostro sistema sanitario che, da 31 giorni, sta facendo sforzi incredibili per combattere il Coronavirus». Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, commentano cosi’ l’annuncio del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. «Siamo pronti ad accogliere a braccia aperte - aggiungono Fontana e Gallera - ogni gesto di vicinanza al popolo lombardo. Abbiamo necessita’ di particolari figure professionali che, grazie al loro preziosissimo contributo, possano aiutare concretamente i nostri medici in prima linea dal 20 febbraio soprattutto nei presidi sempre più ’sotto stress’”. “Un’altra dimostrazione - concludono - il presidente e l’assessore - di quanto sia grande il cuore dell’Italia che sa rispondere e reagire nel momento del bisogno»
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