Imu e Tasi, a giugno si fanno i conti
Tante le novità, attenti alle scadenze

Giugno, il mese delle tasse. La gran parte dei cittadini, infatti, è alle prese con la dichiarazione dei redditi e nei prossimi giorni dovrà misurarsi con un’altra scadenza importante: quella dell’acconto di Imu (Imposta municipale unica) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), il cui pagamento scade il 16 giugno.

Un pagamento che riguarda i proprietari di immobili e che quest’anno – buona notizia – dovrebbe essere meno impegnativo degli anni precedenti, in quanto le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 hanno portato l’esonero dal pagamento per l’abitazione principale anche per la Tasi (già c’era stato l’esonero, sempre per l’abitazione principale, dall’Imu) nonché il «blocco» dei tributi e quindi l’impossibilità per i Comuni di aumentare le aliquote. Imu e Tasi, infatti, sono tributi locali.

La Tasi va pagata sia dal proprietario dell’immobile, sia dall’eventuale inquilino o comodatario. Da quest’anno, però, come detto, sono esentate dalla Tasi le abitazioni principali (e relative pertinenze), con eccezione degli immobili di lusso (cioè accatastati nelle categorie A/1- A/8 – A/9). Nel caso di immobili dati in uso a familiari o affittati, quando il soggetto che detiene l’immobile (inquilino o comodatario) lo utilizza come abitazione principale, la Tasi è dovuta solo dal possessore, nella misura stabilita dal Comune. Il 16 giugno scade il pagamento dell’acconto, cioè del 50% della tassa dovuta per il 2016. Il secondo acconto si pagherà a dicembre.

Anche per l’Imu l’acconto scade il 16 giugno e ammonta al 50% della tassa dovuta che si paga a seconda delle aliquote decise dalle singole amministrazioni comunali. Aliquote che non potranno essere più alte di quelle decise dai Comuni nello scorso anno, perché sempre la Legge di Stabilità 2016 ha disposto il blocco degli aumenti di aliquote.

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