Il Veneto anticipa la zona gialla, l’ordinanza in vigore da stasera

Il presidente Zaia ha deciso di anticipare a oggi le limitazioni della zona gialla che sarebbero partite da lunedì. Mascherine obbligatorie all’aperto e frequenza test su operatori sanitari e degenti ogni 4 giorni, invece che 10.

Il Veneto anticipa la zona gialla, con un’ordinanza di «principi e raccomandazioni» illustrata oggi dal presidente Luca Zaia. L’ordinanza entra in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 16 gennaio. Al di fuori delle abitazioni la mascherina va usata subito, sempre all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità. Per gli operatori sanitari e socio-sanitari, viene aumentata a 4 giorni la frequenza dei test per lo screening - finora era ogni 10 giorni - indipendentemente dallo stato di vaccinazione; lo stesso avviene al momento del ricovero e ogni 4 giorni per i degenti.

In Lombardia la situazione per ora sembra ancora sotto controllo: l’incidenza è a 171,3 nuovi casi, mentre l’area medica al 13,6% e le terapie intensive sono all’8,9% (quindi sotto la soglia critica).

Tra le altre disposizioni, vi è l’obbligo per una sola persona di accompagnamento ai pazienti negli ospedali e per la visita in ospedali e Rsa. Sospese le visite alle case di riposo a minori di 12 anni, e i rientri in famiglia degli ospiti. Per l’accoglienza di nuovi ospiti nelle Rsa si prescrive un test all’ingresso, 7 giorni di quarantena e test ogni 7 giorni.

Nelle scuole, il testo ribadisce che in caso di un positivo, si attende l’esito del test, con quarantena.

Per quanto riguarda la raccomandazioni, in caso di sintomi o di febbre, l’ordinanza indica l’autoisolamento, la comunicazione al medico di base, e l’effettuazione di un tampone. «Può essere un’influenza - ha commentato Zaia - ma non si deve escludere che non sia Covid». Viene inoltre raccomandata l’adesione alla campagna vaccinale alle persone non vaccinate o con percorso incompleto, e a un intervallo minimo tra le dosi.

Gli Enti locali vengono infine invitati a prendere misure per evitare assembramenti nei luoghi pubblici.

«Non vogliamo complicare la vita - ha commentato Zaia - ma chiedere la collaborazione ai cittadini. I vaccini ci permettono una vita normale, ma negli ospedali ci sono sempre i ricoverati.

Siamo convinti di poter fare un grande lavoro nelle prossime settimane, che sono quelle cruciali. La curva potrà andare su ancora un paio di settimane. Ci sarà il freddo, le festività e le visite in famiglia, ma vanno tutelati soprattutto gli anziani, che sono quelli più toccati dall’ospedalizzazione», ha concluso.

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